venerdì 31 agosto 2018

[Libri] Colpa delle stelle di John Green




Titolo: Colpa delle stelle
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 352
ISBN: 9788817060578

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.


Ho trovato questo romanzo velocissimo da leggere, lo stile dell'autore è molto scorrevole e piacevole, la trama mi ha subito appassionata ma, a partire dal colpo di scena per me assolutamente inaspettato, è scattata una vera e propria scintilla che ha reso impossibile staccarsi dalle pagine!
Mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti, estremamente maturi e consapevoli. In particolare, di Hazel ho gradito il carattere riflessivo e la sua grande intelligenza, mentre sono stata coinvolta dalla voglia di vivere di Gus, dalla sua positività e dalla sua forza.
Ho apprezzato tantissimo come sia stato trattato il tema della malattia e come Green sia riuscito a coinvolgere il suo pubblico di adolescenti in discorsi così importanti e profondi, cosa assolutamente non facile ma, secondo me, ben riuscita.
La storia è dolorosa, i fatti vengono raccontanti in modo diretto e realistico, cosa che ho apprezzato molto. Allo stesso tempo, però, ho trovato una narrazione ricca di ironia, che mi ha offerto molti spunti di riflessione e, tra una lacrima e l'altra, mi ha lasciato addosso una sensazione di malinconia e speranza.
Voto: 5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: azzurro

mercoledì 29 agosto 2018

[Libri] L'abbazia di Northanger di Jane Austen



Titolo: L'abbazia di Northanger
Autore: Jane Austen
Editore: Rusconi Libri
Formato: Brossura
Pagine: 208
ISBN: 9788818025637

L'Abbazia di Northanger è uno dei primi romanzi di Jane Austen. Il manoscritto, terminato tra il 1797 e il 1798, ha subito diverse modifiche a partire dal titolo che fu dapprima Susan, poi Catherine, per giungere infine al definitivo Northanger Abbey. È stato il primo testo che la Austen sia riuscita a vendere a un editore che però, per ragioni ancora oggi oscure, decise di pubblicarlo solo quattordici anni più tardi. Northanger Abbey risulta tutt'ora un testo piacevolissimo per il suo carattere ironico determinato dalla spiccata parodia dei due generi letterari più in voga all'epoca: il romanzo sentimentale e quello gotico.


Questo romanzo è uno dei primi scritti dalla Austen, ero quindi pronta a leggere un'opera acerba rispetto ai suoi classici più famosi mentre, in realtà, mi ha sorpresa scoprire un racconto accattivante che mi ha tenuta incollata alle pagine! 
La protagonista Catherine mi è piaciuta molto: ha un bel carattere deciso ma, allo stesso tempo, si è dimostrata spesso ingenua, soprattutto nelle questioni amorose. Il tutto è avvenuto, però, in modo ben dosato tanto che, grazie anche ad altre sue peculiarità, ai miei occhi si è dimostrata particolarmente modena.
Dei personaggi maschili il migliore è stato sicuramente Henry Tilney, mi è sembrato estremamente gentile e posato e ho aspettato al fianco della ragazza la sua comparsa sulla scena. Al contrario, non ho proprio sopportato John Thorpe: villano e saccente, mi ha irritata ad ogni sua apparizione, segno che la Austen è riuscita nel suo intento di creare un antagonista degno di questo nome.
Ho trovato divertenti le incursioni dell'autrice che, con una punta di ironia, sono servite ad esprimere la sua opinione su questioni e tematiche discusse all'epoca. Ad esempio, ho gradito la disquisizione sui romanzi e sul pubblico al quale essi erano, ai tempi, destinati.
Molto bella l'ambientazione, le descrizioni dettagliate mi hanno permesso di calarmi perfettamente nel clima del periodo, senza tuttavia togliere vigore alla trama. Mi è dispiaciuto, però, che la parte dedicata all'Abbazia sia arrivata ben oltre la metà del libro, proprio per questo poco spazio dedicatogli non sono riuscita ad apprezzarla completamente, preferendo le vicende iniziali nella cittadina di Bath.
Infine, ho trovato simpatica l'idea di inserire nella trama rimandi alla letteratura gotica, creando una mescolanza di genere che ha movimentato una narrazione forse non particolarmente originale ma di certo non banale e ha permesso di tenere alta l'attenzione del lettore, nonostante l'assenza di grandi colpi di scena.
Voto: 4,5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: verde - leggi un classico
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Grifondoro - Piton - autrice morta
Visual Challenge: nuvola

lunedì 27 agosto 2018

[Ricetta] Liquore alla Nocciolata

Oggi vi propongo un'idea diversa dalle solite ricette, una prova che ho voluto fare e che, finalmente, dopo i giorni di attesa per far riposare il liquore, ho potuto gustare!


INGREDIENTI:
500 gr di latte intero
500 gr di panna fresca liquida
250 gr di alcol buongusto 95°

In un pentolino ho versato il latte, la panna e la Nocciolata, mescolando bene con una frusta per far amalgamare e sciogliere i grumi. Ho scaldato sul fuoco portando il composto quasi al punto di bollore, quindi ho spento e lasciato raffreddare, mescolando per evitare la formazione della pellicola in superficie.
Una volta freddo, ho unito l'alcol, mescolato bene e versato in un vaso a chiusura ermetica. Ho lasciato riposare il liquore per circa 30 giorni in un luogo fresco, quindi l'ho versato nelle bottigliette e l'ho messo in frigorifero per renderlo ancora più goloso!
Il liquore si conserva per 90 giorni in frigorifero o in dispensa.

sabato 25 agosto 2018

[Libri] La prima stella della notte di Susan Elizabeth Phillips



Titolo: La prima stella della notte
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Editore: Leggereditore
Formato: eBook
Pagine: 370
ISBN: 9788865087985

Piper Dove è una ragazza ambiziosa e determinata: il suo sogno è diventare la migliore detective di Chicago e riscattare un passato difficile e tormentato. Il suo primo incarico consiste nel pedinare Cooper Graham, celebre ex quarterback dei Chicago Stars, una vera e propria star in città. Peccato che venga scoperta quasi subito... Ora che rischia di perdere casa e agenzia, Piper non ha altra scelta che accettare il lavoro nel club alla moda di Cooper, lo Spiral, ma la vita dell'ex campione negli ultimi tempi è diventata piuttosto movimentata e rischia di coinvolgere la ragazza in affari ben più pericolosi di una crisi finanziaria. Qualcuno ce l'ha con Cooper e sta facendo di tutto per sabotare le sue attività e minarne la popolarità. Piper sa che ormai è troppo tardi per slegare il proprio destino da quello di un uomo che la attrae terribilmente e che sente poter essere quello giusto. Perché niente intriga di più lo spirito competitivo di uno sportivo che una sfida impossibile: conquistare una donna spaventata dai sentimenti.


Dopo aver letto alcune opere, sto imparando a conoscere l'autrice e ad apprezzare sempre di più il suo stile scorrevole e divertente. Mi piace molto che i suoi romanzi siano autoconclusivi anche appartenendo a serie, quindi ho potuto leggere senza problemi questo titolo, l'ultimo (al momento) della saga Chicago Stars, anche avendo saltato qualcuno dei suoi predecessori.
Mi è piaciuta tanto la protagonista, una ragazza brillante e inaspettatamente capace in ogni ambito, decisa ma con i piedi per terra. Non mi succede spesso con questo genere, ma stavolta ho apprezzato molto anche Cooper, un uomo dal carattere particolare e intrigante che, nonostante la sua fama, non cede al fascino della popolarità e, anzi, sfrutta il suo nome di campione di football per fini altruistici. Ho trovato ineccepibile il suo comportamento con Piper, al contrario lei mi è sembrata forse un po' eccessiva in alcune scene ma i suoi difetti non hanno fatto altro che renderla "normale".
Anche i personaggi secondari che ruotano attorno alla coppia sono piacevoli e ben descritti, in particolare mi hanno incuriosita Heath e Annabelle e sicuramente leggerò presto il libro della serie a loro dedicato.
L'ambientazione è diversa e gradevole, la trama è simpatica e ho apprezzato molto i dialoghi, particolarmente ricchi di ironia. Le scene d'amore mi sono sembrate ben dosate e il caso giallo inserito nella vicenda è riuscito a coinvolgermi, seppure il nome del colpevole non sia stato una sorpresa e abbia trovato il secondo colpo di scena esagerato.
Voto: 4,5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: rosa - leggi un libro di Susan Elizabeth Phillips o di Bianca Marconero
Visual Challenge: scarpa con tacco

giovedì 23 agosto 2018

[Libri] Il giro di vite di Henry James



Titolo: Il giro di vite
Autore: Henry James
Editore: Feltrinelli
Formato: eBook
Pagine: 200
ISBN: 9788858829875

Ispirato dalla letteratura gotica, questo libro venne pubblicato nel 1898, dapprima a puntate e solo in seguito in volume. È un libro di fantasmi con due bambini come protagonisti. Una giovane istitutrice viene assunta per seguire due bimbi rimasti orfani ma affidati alle cure di uno zio, che per diverse ragioni non può star loro dietro. Questi assume la giovane donna a una sola condizione: lei non può mai contattarlo, qualsiasi cosa succeda ai ragazzi. Deve risolvere da sé ogni tipo di problema. Sempre! Di ritorno dal college l'istitutrice fa quindi la conoscenza dei due ragazzi. Sono veramente intelligenti e adorabili. Lei si appassiona al lavoro e tutto sembra procedere per il meglio... finché cominciano ad apparire per la casa sempre più sinistramente due figure: un uomo con i baffi e una donna vestita a lutto. Due fantasmi che – la giovane istitutrice ne è convinta – minacciano la vita dei due bambini. Lei farà di tutto per proteggerli, anche se alla fine si scoprirà che le cose non stanno proprio come lei immaginava...


Ho intuito che questo libro fosse particolare sin dalla copertina, i due bambini raffigurati infatti mi hanno trasmesso una sensazione di angoscia e mi hanno inquietata. Il titolo, tradotto letteralmente dall'originale, in italiano può essere fuorviante, io stessa infatti non avevo capito che si riferisse alla vite intesa come oggetto di ferro, una volta scoperta la verità e dopo aver letto il romanzo posso confermare che è adattissimo a quanto raccontato e sintetizza bene il senso di irrequietezza e profonda apprensione che l'opera mi lasciato addosso.
La trama è piuttosto semplice ma efficace, sono riuscita subito a entrare in sintonia con la figura dell'istitutrice tanto che per buona parte del racconto non ho mai dubitato della sua onestà, cosa che ho invece iniziato a fare successivamente, pur restando tuttora con molti interrogativi!
I protagonisti bambini invece non mi hanno convinta completamente: i loro personaggi sono ben caratterizzati e, proprio grazie a questo, rimanangono sempre un passo indietro rispetto ai fatti, però mi sarebbe piaciuto riuscire a capirne meglio la psicologia.
Quello che mi è piaciuto di più sono le descrizioni dei due spettri, l'autore infatti riesce a illustrarli in modo esemplare senza porli mai direttamente davanti al lettore e le loro apparizioni creano ansia anche soltanto con poche parole ben dosate. Da questo punto di vista, l'opera, che si pone come un racconto horror di fantasmi, è una delle migliori che io abbia letto.
Il finale mi ha sorpresa, il ritmo della narrazione ben scandito pagina dopo pagina, è di colpo aumentato d'intensità per arrivare alle ultime frasi dove ho trovato un vero e proprio colpo di scena che mi ha letteralmente lasciata senza parole. Purtroppo molti quesiti non sono stati chiariti e per questo non riesco a promuovere totalmente la lettura, pur trovandola intensa e sicuramente perfetta nel suo genere.
Voto: 4/5

Partecipo a:
Di che colore sei: nero - leggi un horror
Visual Challenge: nuvola

domenica 19 agosto 2018

[Libri] Il gioco del male di Angela Marsons



Titolo: Il gioco del male
Autore: Angela Marsons
Editore: Newton Compton
Formato: eBook
Pagine: 344
ISBN: 9788854198302

Quando viene rinvenuto il cadavere di uno stupratore, la detective Kim Stone e il suo team sono chiamati a investigare. Sembra un semplice caso di vendetta personale, ma l'omicidio è solo il primo di una serie di delitti che via via diventano più cruenti. È evidente che dietro tutto questo c'è qualcuno con un piano preciso da realizzare. Mentre le indagini si fanno sempre più frenetiche, Kim si ritrova nel mirino di un individuo spietato e deciso a mettere in atto il proprio progetto criminale, a qualunque costo. Contro un sociopatico che sembra conoscere ogni sua debolezza, la detective Stone si rende conto che ogni mossa potrebbe esserle letale. E così, mentre il numero delle vittime continua a crescere, Kim dovrà considerare ogni minima traccia, perché con un avversario del genere anche la più remota pista va percorsa per fermare il massacro. E questa volta è una questione personale.


Questo libro è il secondo capitolo della serie con protagonista la detective Stone e, per me, l'autrice si è riconfermata bravissima e accattivante.
In quest'opera ho ritrovato il personaggio che già avevo amato in "Urla nel silenzio" e, seppure sia passato un po' di tempo dalla lettura precedente, non ho assolutamente fatto fatica a ricordare i dettagli del passato travagliato di Kim. Nel testo ci sono, infatti, numerosi rimandi ai fatti già raccontati, tanto che chi volesse cimentarsi con questo thriller senza aver prima letto l'altro non troverebbe difficoltà nell'orientarsi nella trama. 
Il caso principale che viene trattato in questo romanzo è quello di Alex, una psicologa che si rivela, sin dai primi capitoli a lei dedicati, una sociopatica. Ammetto che il suo personaggio mi è sembrato, allo stesso tempo, estremamente inquietante e affascinante. L'analisi profonda dei suoi comportamenti, così come le descrizioni accurate dei suoi metodi di manipolazione della mente sono state molto coinvolgenti e, pagina dopo pagina, è diventato davvero impossibile staccarmi dal libro! Mi sono piaciuti i confronti tra le due donne, le sottigliezze lasciate tra le righe e i piccoli dettagli che hanno permesso di schierarmi subito dalla parte giusta non senza, però, restare incuriosita da come la vicenda sarebbe stata sviluppata.
Il secondo caso trattato, invece, mi ha appassionata meno, non mi ha entusiasmata come pensavo e, nonostante non avessi assolutamente capito l'identità della seconda persona coinvolta che viene cercata per buona parte della narrazione, la risoluzione del mistero non mi ha soddisfatta. Mi aspettavo, inoltre, che in qualche modo le due indagini venissero collegate, mentre sono rimasta un po' delusa nel constatare che ciò non sia accaduto.
Voto: 4,5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: giallo - leggi un thriller psicologico
Visual Challenge: nuvola

giovedì 16 agosto 2018

[Libri] Tutta la vita che vuoi di Enrico Galiano



Titolo: Tutta la vita che vuoi
Autore: Enrico Galiano
Editore: Garzanti
Formato: Copertina rigida
Pagine: 415
ISBN: 978-8811672326

Tre ragazzi. Ventiquattr'ore. Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. Perché ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. Così intensi da sembrare infiniti. È un susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perché non sia ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una ragazza che corre a perdifiato: è Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che hanno dentro è palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa: ognuno di loro farà quell'unica fondamentale cosa che, di lì a vent'anni, si pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o l'odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Ciò non riesce a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a diciassette anni è difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista qualcuno disposto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo non bisogna temere che la felicità arrivi per davvero e afferrarla.


Questa storia si sviluppa in un arco temporale ristretto di sole 24 ore ma mi ha catturata pagina dopo pagina, tanto che per me è diventato impossibile staccarmi dalla lettura, complice la perfetta suddivisione in capitoli e il linguaggio utilizzato dall'autore, semplice e scorrevole ma, allo stesso tempo, ricco di emozioni.
Il passato dei personaggi che emerge dai ricordi e il loro presente, così come le avventure che loro malgrado si trovano a vivere, mi hanno portata spesso inconsapevolmente a riflettere su tanti aspetti della vita. L'esempio più eclatante è, sicuramente, l'elenco dei motivi per cui vale la pena vivere che viene accennato a più riprese nel corso della narrazione e poi riportato interamente nelle pagine finali, una lista che, da un'idea quasi banale, è diventata preziosissima per il significato profondo che assume e che mi è rimasta in testa anche adesso, dopo qualche giorno.
I protagonisti mi sono piaciuti, ho apprezzato i loro caratteri tanto diversi e ben delineati, tutti accomunati dalla sofferenza e dalla voglia di riscattarsi. Dei tre, il mio preferito è sicuramente Giorgio, un ragazzo incompreso, alla costante ricerca di se stesso e gravato dalla presenza di un padre ingombrante: mi ha colpita il suo modo di affrontare le situazioni e, in generale, mi ha fatto molta tenerezza. Clo, invece, è il personaggio che mi ha attirata meno: per quanto abbia apprezzato come l'autore abbia costruito il suo passato e come sia riuscito a svelarcelo pian piano, mi è sembrata troppo costruita e finta.
Quello che ho gradito meno del romanzo è la sensazione che gli eventi siano stati estremamente caricati, diventando ai miei occhi esagerati e, alla fine, poco realistici. Tutto quello che succede, accettabile se preso singolarmente, nell'insieme si è rivelato eccessivo.
Anche il finale mi è piaciuto poco, personalmente avrei preferito che l'opera si concludesse qualche riga prima di quanto effettivamente accaduto o, comunque, che non venisse lasciato tutto in sospeso, alimentando così ancora di più la sensazione di distacco dalla realtà che purtroppo mi è rimasta addosso una volta concluso il libro.
Voto: 4/5

Partecipo a:
Di che colore sei: azzurro
Tutti a Hogwarts con le 2 Ciambelle: Grifondoro - Sirius Black - volto in copertina

domenica 12 agosto 2018

[Libri] Joyland di Stephen King



Titolo: Joyland
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Formato: Copertina rigida
Pagine: 351
ISBN: 9788820054274

Estate 1973, Heaven's Bay, Carolina del Nord. Devin Jones è uno studente universitario squattrinato e con il cuore a pezzi, perchè la sua ragazza lo ha tradito. Per dimenticare lei e guadagnare qualche dollaro, decide di accettare il lavoro in un luna park. Arrivato nel parco divertimenti, viene accolto da un colorito quanto bizzarro gruppo di personaggi: dalla stramba vedova Emmalina Shoplaw che gli affitta una stanza ai due coetanei Tom ed Erin, studenti in bolletta come lui e ben presto inseparabili amici; dall'ultranovantenne proprietario del parco al burbero responsabile del Castello del Brivido. Ma Dev scopre anche che il luogo nasconde un terribile segreto: nel Castello, infatti, rimasto il fantasma di una ragazza uccisa macabramente quattro anni prima. E così, mentre si guadagna il magro stipendio intrattenendo i bambini con il suo costume da mascotte, Devin dovrà anche combattere il male che minaccia Heaven's Bay. E difendere la donna della quale nel frattempo si è innamorato.


Questo romanzo è stato il mio battesimo con le opere di Stephen King, confesso di aver usato un criterio di scelta del tutto casuale (legato, in primis, agli obiettivi delle reading challenge alle quali partecipo) e, anche per questo, di essere rimasta piacevolmente sorpresa dall'impressione più che positiva che ho avuto già dopo poche pagine.
Conoscendo l'autore di fama, mi aspettavo un'impronta horror molto più marcata. Invece l'elemento soprannaturale, pur essendo presente e ricorrente, è rimasto in sottofondo praticamente per tutto il libro, senza scene particolarmente crude e scioccanti, cosa che mi aspettavo e un po' temevo.
Lo stile di scrittura mi ha colpita positivamente e mi ha convinta ad approcciarmi a titoli più voluminosi, cosa che sicuramente farò a breve! La narrazione, infatti, è scorsa velocissima, la trama mi ha totalmente assorbita e non sono riuscita a resistere dall'andare avanti e scoprirne le evoluzioni tanto che, complici le ferie, ho terminato la lettura in poche ore.
Mi è piaciuta molto la scelta di raccontare la vicenda attraverso i ricordi del passato: questo espediente è stato utile per scoprire cosa è accaduto al protagonista negli anni e ha aggiunto alla storia del periodo trascorso nel parco divertimenti Joyland una sensazione di nostalgia che traspare da ogni parola e mi ha permesso di empatizzare ancora di più con Devin.
Le descrizioni delle attrazioni del parco e dei suoi dipendenti sono particolareggiate e mi hanno trasmesso la sensazione di trovarmi davvero lì, sono riuscita a figurarmi ogni giostra e, grazie alla bravura di King nell'esporre il tutto con poche e semplici parole mirate, mi è quasi sembrato di sentirne i suoni e gli odori. Il personaggio di Dev all'inizio non mi ha colpita particolarmente, mi è sembrato il classico ragazzo indeciso sul futuro e spaventato, andando avanti però si è dimostrato migliore di quanto mi aspettassi, svelando coraggio e determinazione, oltre a una maturità inaspettata.
Il sospetto su chi fosse il colpevole del brutale omicidio raccontato mi è venuto qualche pagina prima della rivelazione però, pur avendo intuito in che "gruppo" cercare, non sono stata capace di dare un nome sicuro. Riconosco che l'autore è stato molto abile nel riuscire a aumentare in modo esponenziale la mia curiosità e a sviare dalla soluzione fino all'ultimo, creando un colpo di scena non eccessivamente sorprendente ma indubbiamente piacevole.
Voto: 4,5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: nero - leggi un libro di Isaac Aismov o di Stephen King
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Grifondoro - Sirius Black - libro italiano con titolo straniero
Visual Challenge: nuvola

venerdì 3 agosto 2018

[Libri] Torpedone trapiantati di Francesco Abate



Titolo: Torpedone trapiantati
Autore: Francesco Abate
Editore: Einaudi
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 141
ISBN: 9788806238261

Una «comitiva di sopravvissuti»: a dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla Mamma, sale con lei sul torpedone. Acciacchi, fobie, farmaci indispensabili e piccole miserie: i protagonisti di questa gita somigliano ciascuno a una maschera della commedia, dal timido al giullare, dallo sbruffone al pauroso. In comune hanno il fatto di essere nati due volte, che è un dono immenso, ma anche una responsabilità. Quella di dover essere felici. Con la sua voce carognesca e a tratti malinconica, Abate ci racconta la storia della nostra fragilità e, al contempo, della nostra cocciuta voglia di vivere.


Conoscevo Abate solo di nome e, iniziata la lettura, non sapevo di trovarmi davanti a un'opera autobiografica. Il dubbio e la relativa conferma li ho avuto dopo poche pagine, quando ho capito che i personaggi descritti non sono frutto della fantasia, bensì vere persone con le quali lo scrittore e giornalista ha condiviso la sua esperienza. Ovviamente ciò mi ha fatto andare avanti guardando alla storia con occhi diversi.
La vicenda tragicomica della gita organizzata per il folto gruppo di trapiantati membri di un'associazione è solo il pretesto per costruire un libro che affronta una tematica particolare, a mio avviso non semplice da descrivere e sicuramente insolita rispetto a quanto generalmente trattato. L'autore è stato bravissimo a dosare momenti decisamente profondi, nei quali vengono ricordati i giorni bui e viene reso onore ai donatori e agli amici che non ce l'hanno fatta, con molta ironia e divertimento, tanto che per me è stato difficile, in entrambi i casi, riuscire a trattenere le lacrime.
Francesco, detto Checco, è protagonista e narratore e mi è piaciuto molto, di lui ho apprezzato soprattutto come abbia saputo trattare un argomento così difficile senza cadere nella facile autocommiserazione ma, anzi, raccontando di risate e prese in giro. La realtà viene esposta senza filtri e, per questo, il libro mi è apparso tremendamente vero, dimostrando, ad esempio, come la sofferenza non renda automaticamente buoni. Comunque, ciò che ho trovato maggiormente tra le pagine e che mi è rimasto anche dopo aver terminato la lettura, è la voglia di vivere e la speranza costante che accompagna i personaggi, tanti e tutti ben caratterizzati.
La figura che in assoluto ho preferito, però, è sicuramente la Mamma, una donna che ha sofferto in passato a causa della malattia che le ha portato via il giovane marito e che vive ogni giorno con la paura di perdere il figlio. Di lei ho apprezzato e, lo ammetto, un po' invidiato, la capacità di andare avanti con forza e testardaggine, senza mostrarsi mai debole e, anzi, riuscendo a trasformare tutto in un motivo di orgoglio e ottimismo.
Lo stile di Abate mi è piaciuto molto, nonostante la tematica per certi versi "pesante", le pagine sono state scorrevoli, ricche di un umorismo particolare e piacevolissimo, condito da perle in dialetto sardo con relative spiegazioni che mi hanno convinta ad approfondire la mia conoscenza con l'autore a breve, attraverso le altre sue opere dove viene raccontato il percorso profondo e delicato del suo trapianto di fegato.
Voto: 5/5

Partecipo a:
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Grifondoro - Sirius Black - Cappello parlante