Titolo: Luna fredda su Babylon
Autore: Michael McDowell
Editore: Neri Pozza
Pagine: 440
ISBN: 9788854529731
Babylon, Florida, 1980. Il caldo soffoca la città, le superstizioni tormentano i pavidi, i serpenti uccidono gli incauti. Un fiume oscuro corre, rapido e letale, tavolta reclamando la sua libbra di carne. Quando la giovane Margaret Larkin scompare, è come se quelle acque volessero tornare alla sorgente, restituire chi non avrebbero mai dovuto inghiottire. Mentre una fredda luna si leva, accecante, sui peccati e le colpe di Babylon. Nessuno vuole avvicinarsi al fiume Styx, che lambisce la cittadina di Babylon, Florida. Solo i Larkin vivono in quelle terre paludose, che sono la loro fonte di sostentamento. Eppure il fiume non è sempre stato benevolo con loro e, quando anche l’ultima dei Larkin scompare, tutti si convincono che c’è del marcio a Babylon. Ma la maledizione che sembra funestare quelle rive è poca cosa rispetto alla cupidigia e alla brutalità degli uomini. La danza macabra tra i vivi e i morti è appena cominciata.
McDowell è un autore che mi piace molto e sono contenta che l'editore abbia deciso di continuare a pubblicare i suoi titoli. Ero incuriosita da questo romanzo appena uscito e mi sono immersa nella sua lettura appena ho potuto.
Molti passaggi mi hanno ricordato le atmosfere della saga di Blackwater che, a oggi, resta la mia preferita. Oltre alla menzione al fiume Perdido, qui si ritrovano un'ambientazione dalle tinte cupe e alcuni fenomeni paranormali che spingono il lettore a porsi domande e a formulare ipotesi.
Purtroppo ho notato un po' di dettagli prevedibili e la narrazione, seppure accattivante, non è riuscita ad attrarmi come mi aspettavo. Sono comunque arrivata al finale velocemente ma avrei preferito più approfondimento su alcuni personaggi.
Voto: 3,5/5
Audiobook tea club: novembre
Travelbook nello Spazio: Dominio media 4

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