Titolo: La principessa di ghiaccio
Autore: Camilla Läckberg
Editore: Marsilio
Pagine: 458
ISBN: 9788831735889
Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d'inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta. Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l'amica d'infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell'arcipelago molti anni prima.
La cosa che mi ha più colpita di questo romanzo e che mi è rimasta addosso anche una volta terminata la lettura è sicuramente l'ambientazione: i paesaggi svedesi tanto diversi dalla nostra quotidianità influenzano i comportamenti e le abitudini dei protagonisti e, nonostante l'omicidio e i tanti altri segreti svelati nel testo, mi hanno trasmesso un senso di tranquillità.
Il caso trattato mi è piaciuto, la trama è coinvolgente e appassionante, soprattutto perché vengono aggiunti via via elementi che ampliano il quadro generale aumentando l'interesse - e i dubbi - verso la risoluzione del delitto. Le diverse storie sembrano all'inizio quasi slegate tra loro ma i lievi tratti di unione si fanno sempre più marcati.
La protagonista Erica mi ha convinta a metà: infatti, se da un lato ho apprezzato il suo carattere da sognatrice, influenzato da una tragedia improvvisa e dalla voglia di riscatto, dall'altro l'ho trovata eccessivamente ingenua in alcune situazioni.
Pur trovandolo perfetto nel suo ruolo, ho letteralmente odiato il commissario Mellberg, un personaggio che mi ha infastidita ad ogni sua apparizione sia a livello fisico che comportamentale.
Ho trovato intelligente la scelta di staccare dalla pesantezza della parte thriller con il rapporto tra Erica e Patrick, capitoli che arricchiscono comunque il filone principale ma che, nel complesso, alleggeriscono la narrazione.
La scoperta del nome dell'assassino mi ha un po' delusa, così come la soluzione all'altro mistero rimasto in sospeso, troppo prevedibile visti gli indizi spesso fin troppo evidenti lasciati tra le pagine.
Voto: 4/5
La cosa che mi ha più colpita di questo romanzo e che mi è rimasta addosso anche una volta terminata la lettura è sicuramente l'ambientazione: i paesaggi svedesi tanto diversi dalla nostra quotidianità influenzano i comportamenti e le abitudini dei protagonisti e, nonostante l'omicidio e i tanti altri segreti svelati nel testo, mi hanno trasmesso un senso di tranquillità.
Il caso trattato mi è piaciuto, la trama è coinvolgente e appassionante, soprattutto perché vengono aggiunti via via elementi che ampliano il quadro generale aumentando l'interesse - e i dubbi - verso la risoluzione del delitto. Le diverse storie sembrano all'inizio quasi slegate tra loro ma i lievi tratti di unione si fanno sempre più marcati.
La protagonista Erica mi ha convinta a metà: infatti, se da un lato ho apprezzato il suo carattere da sognatrice, influenzato da una tragedia improvvisa e dalla voglia di riscatto, dall'altro l'ho trovata eccessivamente ingenua in alcune situazioni.
Pur trovandolo perfetto nel suo ruolo, ho letteralmente odiato il commissario Mellberg, un personaggio che mi ha infastidita ad ogni sua apparizione sia a livello fisico che comportamentale.
Ho trovato intelligente la scelta di staccare dalla pesantezza della parte thriller con il rapporto tra Erica e Patrick, capitoli che arricchiscono comunque il filone principale ma che, nel complesso, alleggeriscono la narrazione.
La scoperta del nome dell'assassino mi ha un po' delusa, così come la soluzione all'altro mistero rimasto in sospeso, troppo prevedibile visti gli indizi spesso fin troppo evidenti lasciati tra le pagine.
Voto: 4/5
Challenge Jukebook 2.0: leggi un libro nella cui trama accada qualcosa di profano, qualcosa che vada contro i 10 comandamenti
Guess my book Reading Challenge: leggi una prima opera
Guess my book Reading Challenge: leggi una prima opera
Nessun commento:
Posta un commento