Titolo: La corte di rose e spine
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Pagine: 408
ISBN: 9788804703174
"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Ho tergiversato e aspettato molto prima di entrare anche io nel mondo di ACOTAR, tanto discusso sul web. Al momento il mio giudizio sulla serie, basato ovviamente solo su questo primo titolo, è medio ma confido che, andando avanti nella lettura, esso possa aumentare.
Come si può intuire non è scoccato il colpo di fulmine con questo retelling dark de La bella e la bestia. Per quasi tutta la prima metà del testo, infatti, ho fatto abbastanza fatica ad andare avanti nella lettura. Il fantasy non è il mio genere preferito e sicuramente ciò non ha aiutato.
Poi, fortunatamente, la storia ha preso il suo ritmo e, grazie ad alcuni colpi di scena che hanno ribaltato la situazione, la narrazione ha iniziato a scorrere bene e sono arrivata alla fine praticamente senza rendermene conto.
Alla prima parte più "fiabesca" ho sicuramente preferito l'ambientazione a tinte horror del regno di Amarantha, ricca di scene d'azione. Inoltre, tra le due principali figure maschili ho trovato più affascinante Rhysand rispetto a Tamlin, proprio per i suoi misteri e la sua aria da cattivo. Inoltre, mi è piaciuto molto Lucien e spero che nei prossimi volumi della saga abbia un ruolo in primo piano.
Interessante la protagonista Feyre: la narrazione in prima persona aiuta a guardare le cose dal suo punto di vista e, in questo modo, introduce le Corti al lettore in modo graduale, costruendo un mondo immaginario fatto di maledizioni, leggende e creature fantastiche.
Voto: 3,5/5
Libriko: 31A
Un anno in rosa 2023: fantasy romance