Titolo: Il mio cuore cattivo
Autore: Wulf Dorn
Editore: Corbaccio
Pagine: 347
ISBN: 9788863805727
C'è un vuoto nella memoria di Dorothea. Quella sera voleva uscire a tutti i costi ma i suoi l'avevano costretta a fare la babysitter al fratello minore mentre loro erano a teatro. Ricorda che lui non ne voleva sapere di dormire e urlava come un pazzo. Ricorda una telefonata che l'aveva sconvolta, ricorda di aver perso la testa, e poi più niente. Più niente fino agli occhi sbarrati del fratellino, senza più vita. C'è un abisso in quel vuoto di memoria, un abisso che parole come "arresto cardiaco" non riescono a colmare. Perché la verità è che lei non ricorda cosa sia successo. Solo adesso, dopo mesi di ospedale psichiatrico, di terapie, di psicologi, ha raggiunto faticosamente un equilibrio precario. Ha cambiato casa, scuola, città: si aggrappa alla speranza di una vita normale. Ma una notte vede in giardino un ragazzo terrorizzato che le chiede aiuto e poi scompare senza lasciare traccia. E quando, dopo qualche giorno, Dorothea scopre l'identità del ragazzo e viene a sapere che in realtà lui si sarebbe suicidato prima del loro incontro, le sembra di impazzire di nuovo. I fantasmi del passato si uniscono a quelli del presente precipitandola in un incubo atroce in cui non capisce di chi si può fidare, e in cui la sua peggiore nemica potrebbe rivelarsi proprio lei stessa...
Questo titolo è stato il mio approccio con Dorn, uno scrittore che so essere molto apprezzato per le profonde analisi psicologiche presenti nei suoi romanzi.
Il suo stile di scrittura è estremamente coinvolgente, attraverso le allucinazioni della protagonista riesce infatti a creare nel lettore uno stato d'ansia crescente, a volte forse esagerato. Tuttavia, proprio grazie a ciò, l'attenzione viene mantenuta altissima e, andando avanti nei capitoli, cresce la curiosità di scoprire cosa c'è di vero in tutto quello che ci viene mostrato.
Nonostante ciò non sono riuscita a empatizzare totalmente con Dorothea, probabilmente non riuscendo a comprendere appieno i suoi pensieri.
Sicuramente influenzata dalla mia situazione personale, avendo un bimbo piccolo, ho trovato dolorosissime tutte le parti riferite alla morte di Kai e mi ha un po' stupita il comportamento della mamma, per me troppo freddo e distaccato.
Il finale è stato per me inaspettato, visto che non avevo avuto alcuna intuizione sulla verità. Infatti, pur immaginando che la strada intrapresa fosse un'illusione prima della rivelazione, non sarei stata in grado di svelare il nome della persona colpevole.
Voto: 4/5
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Super Lettori all'Arrembaggio: leggi un libro la cui trama presenti figure fantastiche (mostri, fantasmi, demoni, folletti etc.)
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