sabato 27 novembre 2021

[Libri] La libreria degli amori impossibili di Elisabetta Lugli

Titolo: La libreria degli amori impossibili
Autore: Elisabetta Lugli
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 248
ISBN: 9788822704078

Anna vive a Torino e lavora alla Stella Polare, una libreria che offre ai suoi lettori una scelta di libri ricercati e raffinati. Quel posto le piace, nonostante stranezze di Adele, la ricca proprietaria dal carattere brusco, a volte ostile. La vita di Anna si divide tra una stramba famiglia, amiche particolarissime che però portano buonumore nelle sue giornate e la storia con Edoardo, che non è mai davvero decollata. La sua routine s'interrompe quando, una mattina, legge sul giornale locale che Claudia, la sua migliore amica ai tempi dell'università, ha avuto un incidente. Combattuta sul da farsi, decide alla fine di andare a trovarla in ospedale, non sospettando che quella visita cambierà la sua vita... Luca, il ragazzo con cui stava anni prima e che è rimasto nel suo cuore, non l'ha mai tradita. E Claudia che glielo ha fatto credere. Le sue decisioni sono state quindi un errore? Come sarebbero andate le cose con Luca, se non lo avesse lasciato? Anna torna in libreria letteralmente sconvolta. Ma non sa che il destino sta per giocarle un altro scherzo. Luca, proprio quel giorno, entra alla Stella Polare...

Il mio giudizio nei confronti di questo romanzo è stato altalenante durante tutta la lettura. Infatti, se da un lato la protagonista Anna non mi ha convinta completamente e molte delle vicende raccontate mi sono sembrate esagerate, dall'altro ho amato profondamente alcuni passaggi, come la storia di Adele e del suo passato. 
Nel complesso la trama è stata comunque coinvolgente, lo stile di scrittura fluido e colloquiale ha permesso ai capitoli di scorrere velocemente e il libro si è rivelato un piacevole intermezzo tra titoli più impegnativi.
Il finale è stato talmente inaspettato e lontanissimo da quanto potessi immaginare: proprio per questo all'inizio mi ha spiazzata ma, poco a poco, ne ho apprezzato l'essere tanto lontano dalla perfezione ma decisamente ancorato alla realtà, una giusta espressione di un ulteriore segno del destino che permea tutta l'opera e lascia addosso tanta malinconia.
Voto: 3,5/5

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