Titolo: It
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 1216
ISBN: 9788868365622
A Derry, una piccola cittadina del Maine, l'autunno si è annunciato con una pioggia torrenziale. Per un bambino come George Denbrough, ben coperto dal suo impermeabile giallo, il più grande divertimento è seguire la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello maggiore Bill. Ma la pioggia è fitta e George rischia di perdere il suo giocattolo, che infatti si infila in un canale di scolo lungo il marciapiede. Cercare di recuperarlo è l'ultimo gesto del bambino: una creatura spaventosa travestita da clown gli strappa un braccio, uccidendolo. A combattere It, il mostro misterioso che prende la forma delle nostre peggiori paure, rimangono Bill e il gruppo di amici con i quali ha fondato il Club dei Perdenti, sette ragazzini capaci di immaginare un mondo senza mostri. Ma It è un nemico implacabile, e per sconfiggerlo i ragazzi devono affrontare prove durissime e rischiare la loro stessa vita. E se l'estate successiva, che li ritrova giovani adulti, sembra quella della sconfitta di It, i Perdenti sanno di dover fare una promessa: qualunque cosa succeda, torneranno a Derry per combattere ancora. It, considerato una pietra miliare della letteratura americana, è un romanzo di bambini che diventano adulti e di adulti che devono tornare bambini, affrontando le loro paure nell'unico modo possibile: uniti da un'incrollabile amicizia.
Da quando, negli ultimi anni, mi sono approcciata a questo autore che per tantissimo tempo ho erroneamente temuto ho avuto il desiderio di leggere il suo titolo più famoso, cioè It. Sia l'argomento sia il gran numero di pagine mi hanno frenata per parecchi mesi ma finalmente è arrivata l'occasione giusta grazie a un GdL organizzato con alcune compagne di challenge.
Nel complesso l'opera mi è piaciuta moltissimo, King ha messo in campo tante tematiche e le ha affrontate in modo profondo, non lasciando proprio nulla al caso ma approfondendo ogni dettaglio, senza tuttavia scadere in una prosa prolissa ma, al contrario, mantenendo la narrazione sempre su un piano estremamente interessante e coinvolgente.
All'inizio ho avuto qualche difficoltà con i nomi dei personaggi ma già dopo pochi capitoli sono riuscita a inquadrare tutti bene grazie a una precisa caratterizzazione di ognuno dei Perdenti.
Ho apprezzato tanto l'ultima parte con l'alternanza serrata tra i fatti accaduti nel passato e quelli del presente, strettamente collegati.
Sono contentissima di essere finalmente riuscita a superare questo scoglio e, seppur trovando "L'ombra dello scorpione" un gradino leggermente più in alto, non posso che confermare l'eccezionale bravura dell'autore nell'analizzare ogni aspetto dell'animo umano.
Voto: 4,5/5
Travelbook nello Spazio: Saturno 13

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