giovedì 9 novembre 2017

[Libri] Il colore bianco degli inizi di Mary Pflum Peterson




Titolo: Il colore bianco degli inizi
Autore: Mary Pflum Peterson
Editore: HarperCollins
Formato: eBook
Pagine: 402
ISBN: 9788858970355

Nella casa invasa dalla polvere il disordine regna sovrano. Sono passati anni dall'ultima volta che Mary vi è entrata. A ogni passo i ricordi rischiano di sopraffarla, ma non può fermarsi. Sta cercando gli abiti di famiglia. Non sono abiti qualsiasi. Sono gli abiti delle possibilità, gli abiti delle speranze e dei nuovi inizi. Gli abiti bianchi del battesimo, della prima comunione, del matrimonio. Gli abiti che sua madre Anne, e sua nonna Aurelia prima di lei, hanno conservato gelosamente per anni. Stoffe e ricami che sanno di gioia, di feste e di risate, ma non solo. Perché l'infanzia di Mary non è stata facile, segnata dal rapporto contrastato con la madre Anne, una donna brillante eppure emotivamente vulnerabile. Mary è una giornalista affermata, ma non ha dimenticato gli occhi appannati, i sorrisi assenti che si alternavano agli abbracci pieni d'amore e ai folli pomeriggi alla ricerca dell'abito perfetto per un giorno importante. Adesso che sua madre non c'è più, sa che deve cercare di comprendere la sua vita e i suoi segreti. Per sua madre, ma anche per se stessa. Per farlo deve compiere un viaggio, un viaggio scandito dai dodici abiti bianchi di tre generazioni di donne. Deve tornare a un tempo lontano, a una storia di silenzi, coraggio, paura e voglia di ricominciare. Ma soprattutto alla storia di un amore unico come quello che lega indissolubilmente una madre e una figlia, nel bene e nel male. Un amore in cui tutto, a volte, può essere perdonato.




Ho iniziato a leggere questo libro senza conoscerne la trama e ho capito che si tratta di una biografia solamente andando avanti con le pagine. La parte iniziale della storia è infatti così particolare da apparire estremamente romanzata e molto lontana da fatti realmente accaduti. Anche la vita di Anne, la protagonista nonché madre dell'autrice, è talmente ricca di avvenimenti particolari da sembrare inventata.
Mi è piaciuto molto che la giornalista Mary abbia voluto dedicare l'opera alla figura per lei più importante e ho apprezzato la delicatezza con la quale per tutto il libro viene trattata la malattia della donna: i suoi comportamenti, il suo rapporto con gli altri e il dolore causato alla figlia riescono a coinvolgere il lettore facendo riflettere.
Purtroppo, soprattutto nella seconda parte del romanzo, la narrazione mi è sembrata più lenta e ho fatto un po' fatica ad arrivare alla fine. L'autrice si è persa in descrizioni e si è dilungata su punti che forse potevano essere riassunti in modo diverso. Un altro dettaglio che mi ha fatto storcere il naso è la quasi totale assenza del fratello di Mary nella storia, la sua figura è talmente invisibile da far sembrare la ragazza una figlia unica in molte delle vicende raccontate.
Voto 3/5

Partecipo a:
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