Titolo: Quando l'amore nasce in libreria
Autore: Veronica Henry
Editore: Garzanti
Pagine: 312
ISBN: 9788811672548
In uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. È una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. Fra le pagine di «Madame Bovary» e una prima edizione di «Emma» di Jane Austen, Emilia ha imparato che i libri possono anche curare l'anima. È proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e l'amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdain; Sarah, la proprietaria dell'antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo unico conforto tra le righe di «Anna Karenina»; Jackson riesce a comunicare con suo figlio solo grazie al «Piccolo principe». Perché per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare. Un libro che può farti trovare l'amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo d'affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare la chiave per risolvere i suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo cuore.
Mi è piaciuta molto l'atmosfera di questo romanzo, in particolare mi ha colpita l'aria malinconica che si respira soprattutto nei capitoli iniziali che, abbinata al piccolo paese di Peasebrook dalla caratteristica aria inglese, si è rivelata una combinazione perfetta.
Il punto di forza della storia, a mio avviso, è l'ambientazione principale in una vecchia libreria: l'autrice è riuscita a descriverla molto bene, tanto da farmi davvero venire voglia di andare a visitarla! Ho gradito anche l'idea dei cambiamenti apportati da Emilia al negozio, rendendolo un luogo che mi piacerebbe frequentare.
I personaggi tuttavia non mi hanno colpita particolarmente, l'unico davvero interessante è Julius, colui che non è fisicamente presente ma viene costantemente ricordato, gli altri sono rimasti un po' sullo sfondo con tante storie personali che sarebbero potute essere approfondite maggiormente e con più dettagli. Pur funzionando bene nell'insieme, un gruppo di cittadini che si conoscono e interagiscono frequentemente, ho avuto la sensazione che nessuno di loro sia emerso.
Il finale è scontato ma è ideale per il genere dell'opera, ogni storia ha la sua risoluzione in positivo e lascia addosso una bella sensazione.
Voto: 3,5/5
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