venerdì 29 gennaio 2021

[Libri] Fate il vostro gioco di Antonio Manzini


Titolo: Fate il vostro gioco
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Pagine: 391
ISBN: 9788838938283

«Non ci abbiamo capito niente, Deruta. Forza, al lavoro». Due coltellate hanno spento la vita di Romano Favre, un pensionato del casinò di Saint-Vincent, dove lavorava da «ispettore di gioco». Il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione dai pochi vicini di casa dell'elegante palazzina, e serra in mano una fiche, però di un altro casinò. Rocco Schiavone capisce subito che si tratta «di un morto che parla» e cerca di decifrare il suo messaggio. Si inoltra nel mondo della ludopatia, interroga disperati strozzati dai debiti, affaristi e lucratori del vizio, amici e colleghi di quel vedovo mite e ordinato. Individua un traffico che potrebbe spiegare tutto; mentre l'ombra del sospetto sfiora la sua casa e i suoi affetti. Ed è ricostruendo con la sua professionalità la tecnica dell'omicidio, la scena del delitto, che alla fine può incastrare l'autore. Ma il morto è riuscito a farsi capire? Forse non basta scavare nel passato: «Favre ha perso la vita per un fatto che deve ancora accadere». Il successo dei libri di Antonio Manzini deve probabilmente molto al loro andare oltre la semplice connessione narrativa tra una cosa (il delitto) un chi (il colpevole) e un perché (il movente). Con le inchieste del suo ruvido vice-questore, Manzini stringe il sentire del lettore a una vicenda umana complessa e completa. Così i suoi noir sono in senso pieno romanzi, racconto delle peripezie di un personaggio che vale la pena di conoscere, sentieri esistenziali. Sono, messi uno dietro l'altro, la storia di una vita: Rocco Schiavone, un coriaceo malinconico che evolve e cambia nel tempo, mentre lavora, ricorda, prova pietà e rabbia, sistema conti privati e un paio di affari. Sicché, in "Fate il vostro gioco", il vice-questore riconosce apertamente un semifallimento: ha smascherato il criminale ma troppe cose non tornano. Resta un buco nella sua consapevolezza che gli rimorde come una colpa, e deve colmarlo. Lo farà, si ripromette, la prossima volta e, per il lettore, nella prossima avventura.


Sono contenta di aver aspettato a leggere questo titolo perché rappresenta la prima parte di una storia che andrà avanti nel volume successivo e, fortunatamente, non dovrò aspettarne l'uscita, avendolo già disponibile!
Il caso trattato, infatti, nonostante venga svelato il nome dell'assassino, ha tante sfaccettature che rimangono aperte, con numerosi interrogativi da chiarire. Purtroppo sono rimasta un po' delusa dal punto di vista della parte investigativa,  in quanto ho individuato il colpevole facilmente, soprattutto grazie a un dettaglio ripetuto più volte che, quindi, mi è saltato all'occhio e mi ha fatta sospettare.
Mi è piaciuta molto la tematica sviluppata e il collegamento indiretto fatto tra l'indagine e la situazione personale di un membro della squadra. Inoltre, ho trovato interessantissima la svolta data alla vicenda della mamma di Gabriele e vicina di casa di Rocco, che finalmente fa la sua apparizione e non manca di stupire il lettore.
Sempre commoventi i capitoli dedicati al legame di Schiavone con Roma e ai ricordi della sua vita con Marina: in queste pagine il vicequestore burbero si trasforma e svela un aspetto malinconico e delicato.
Voto: 4/5

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