mercoledì 23 febbraio 2022

[Libri] Una vita come tante di Hanya Yanagihara

Titolo: Una vita come tante
Autore: Hanya Yanagihara
Editore: Sellerio Editore Palermo
Pagine: 1094
ISBN: 9788838935688

In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, dall'animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell'arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.

Ammetto di aver avuto qualche difficoltà con questo libro perché la mole di pagine, a mio avviso, non è supportata da uno stile di scrittura particolarmente fluido. Molte frasi sono ridondanti e, nonostante i passaggi scorrano, nel complesso la mia lettura è stata piuttosto lenta. Tuttavia, benché io abbia impiegato un tempo lunghissimo rispetto ai miei standard per arrivare alla fine - o forse proprio per questo - devo anche confessare che, una volta chiuso il volume, ho sentito la mancanza di questi personaggi che hanno accompagnato le mie giornate nell'ultimo mese.
Pur non avendo amato la prosa, ho invece apprezzato la struttura narrativa del libro, con la suddivisione in epoche, salti temporali e un bellissimo capitolo finale che si ricongiunge alle prime battute in modo circolare. 
L'ambientazione americana è priva di riferimenti precisi agli anni raccontati ma la trama segue in modo discontinuo tutta la vita di quattro amici molto diversi tra loro. La loro caratterizzazione è precisa ma si sviluppa praticamente soltanto in funzione del vero protagonista, cioè Jude. Personalmente non ho apprezzato questa figura: l'ho trovato esagerato, i suoi comportamenti mi hanno ripetutamente fatta innervosire e non mi sono piaciuti i suoi atteggiamenti nei confronti degli altri. Colui che ho preferito è stato invece Willem, anche se la sua ostinata devozione verso l'amico e la sua apparentemente falsa modestia a volte mi hanno comunque irritata.
Le vicende tragiche vissute da Jude, se all'inizio hanno ovviamente creato un sentimento di compassione, andando avanti e aggiungendo sempre più dettagli (spesso di una crudeltà quasi fine a se stessa) sono diventate eccessive. Ho avuto la sensazione che l'autrice abbia calcato molto la mano su questi argomenti per impressionare il lettore, ottenendo però, nel mio caso, l'effetto opposto. 
Il grande colpo di scena che avviene nella parte finale è forte e, a mio avviso, rappresenta l'avvio verso l'inevitabile conclusione della storia, prevedibile in riferimento a tutto quanto raccontato fino a quel momento.
Voto: 3/5



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