Titolo: Ti ricordi di Sarah Leroy?
Autore: Marie Vareille
Editore: Rizzoli
Pagine: 336
ISBN: 9788817185615
Anni Novanta. Sarah Leroy e Angélique Courtin si sono conosciute all’età di sette anni al cimitero di Bouville-sur-Mer, piccolo paese sulla Manica. Nel giorno del funerale della mamma di Sarah, Angélique le si era avvicinata, aveva il profumo del mare e della cioccolata calda e il suo abbraccio è stato l’inizio della loro indissolubile amicizia. La solidarietà è l’unica cosa che salva dalle ingiustizie della vita, le aveva detto Angélique. Nel 2001 Sarah è una ragazza discreta e benvoluta da tutti, nuotatrice talentuosa e studentessa modello, che a scuola gode di una certa notorietà proprio grazie all’amicizia con Angélique, semplice e indiscutibile: Angélique è bella, Sarah ricca. Ma un giorno di fine estate Sarah scompare. La notizia tiene la Francia incollata alla tv per settimane, e sebbene il suo corpo non venga mai trovato un uomo finisce in galera con l’accusa di omicidio. E il caso è chiuso. Dopo vent’anni Fanny Courtin, giornalista e sorella di Angélique, parte da Parigi e torna a Bouville insieme alla figliastra, un’adolescente riottosa e combattiva con cui ha un rapporto a dir poco tempestoso. Fanny deve scrivere un reportage sul dramma che ha segnato anche la sua giovinezza, ma l’ostinato, crescente interesse della ragazzina per la storia di Sarah la spinge ad avviare un’indagine personale su quel caso tuttora irto di lacune e non detti. La storia di Sarah è quella di un gruppo di ragazze che decisero di chiamarsi le “Disincantate”, e che sonda la materia di cui è fatta l’amicizia a quell’età, immediata, potente, costellata di salite e ripide discese; una storia sul cui fondo suonano brani indimenticabili e palpita l’angoscia dei segreti più oscuri mentre davanti si spalanca l’orizzonte immenso del mare.
Avevo notato la copertina di questo romanzo ma ammetto che, se non fosse stato scelto come libro di marzo del Gdl Book Breakfast Club, probabilmente non l'avrei preso in considerazione a breve. Ho dovuto rimandare la lettura a favore di titoli più urgenti ma, finalmente, con un po' di ritardo rispetto al previsto, è arrivato il suo momento.
Quello che mi ha più colpito e che mi è piaciuto molto è stata la struttura del libro, visto che i capitoli alternano il presente di Fanny e Lilou al passato di Sarah e a documenti di lavoro in merito a un'inchiesta riguardante proprio la scomparsa della giovane tanti anni prima.
In questo modo i tanti dettagli in merito all'indagine che il lettore si ritrova, suo malgrado, a compiere al fianco della giornalista vengono svelati con calma e con le giuste tempistiche, permettendo di farsi una propria idea su come siano realmente andate le cose.
Proprio per questo il finale, per me, non è stato una sorpresa visto che ben prima avevo iniziato a sospettare, considerando anche l'inizio dell'opera che, personalmente, avrei evitato per lasciare più suspense.
Voto: 4/5
Book Breakfast Club: marzo
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