Titolo: La donna nel pozzo
Autore: Piergiorgio Pulixi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 304
ISBN: 9788807036095
Un dettaglio. È sempre un dettaglio a fare la differenza. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Che vuoi che sia. Invece, la svista è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre, stimata e ben voluta dalla comunità di quel paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro la cortina di un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato, almeno fino a un particolare colto di sfuggita, fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno rimasto nell’ombra a spiarla per anni. Lorenzo Roccaforte è stato uno degli scrittori più amati d’Italia e ha anche vinto il Premio Strega. Ora che il successo è volato via a causa della sindrome da pagina bianca, si ritrova ad aver mancato lo status di “solito stronzo”, lui che puntava a rimanere un “venerato maestro”. Ermes Calvino ha un cognome di peso, nessuna parentela con il grande Italo e un abbonamento premium coi guai. Generoso, legatissimo alla madre e alla sorella, è anche uno sconosciuto scrittore di talento. Diversi come il giorno e la notte, Roccaforte e Calvino diventano gli involontari contraenti di un patto diabolico: Ermes scrive i romanzi che Lorenzo firma. Lo chiamano ghostwriting. L’ideatore del piano è Arturo Panzirolli, un ex galeotto che in carcere ha avuto l’idea del secolo: diventare editore! Sotto la regia di Panzirolli, un Roccaforte senza più speranze è ritornato sulla scena come autore di thriller e podcaster true crime. Scrittore e ghostwriter si ritroveranno in Sardegna a indagare sulla morte di Cristina Mandas e su un misterioso delitto di trent’anni prima, che sconvolse l’isola.
Ho letto solamente un romanzo della numerosa produzione di Pulixi ma l'avevo apprezzato moltissimo e ho sempre pensato di affrontare qualche altro titolo. Finalmente è arrivata l'occasione giusta anche se, purtroppo, questo libro mi è piaciuto meno.
La trama è interessante e affronta un caso di cronaca particolare, che si scopre lentamente nel corso dei capitoli attraverso piccoli dettagli che arricchiscono via via la narrazione. Ho trovato ingegnosa l'idea di introdurre la vicenda attraverso gli occhi della vittima, legando in questo modo maggiormente il lettore.
Personalmente ho ignorato il nome del colpevole per gran parte della storia ma, nelle parti conclusive, sono riuscita a intuire qualcosa. Il finale, tuttavia, mi è sembrato troppo sbrigativo e "facile". Inoltre ha lasciato aperti tanti interrogativi in merito alle vicende personali dei personaggi principali, cosa che mi fa pensare a un futuro seguito.
Il protagonista Ermes nel complesso mi è piaciuto ma è un po' acerbo e, secondo me, non è riuscito a esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Non sono riuscita a inquadrare bene Roccaforte, mentre l'editore Panzirolli è odioso ma talmente caricaturale da funzionare benissimo nel suo ruolo.
Voto: 3,5/5
Travelbook nello Spazio: Aquila grande 1
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