sabato 7 luglio 2018

[Libri] Divorare il cielo di Paolo Giordano



Titolo: Divorare il cielo
Autore: Paolo Giordano
Editore: Einaudi
Formato: eBook
Pagine: 443
ISBN: 9788858428474

Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall'ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l'uno all'altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell'angolo di campagna diventa l'unico posto al mondo. Il posto in cui c'è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un'inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell'universo.


Avendo tra le mani questo libro è accaduta una cosa per me rara: sono rimasta particolarmente colpita dal titolo ancora prima di iniziare la lettura e, una volta conclusa, posso confermare che l'espressione utilizzata sintetizza alla perfezione il costante senso di ricerca che permea tutte le pagine e tutti gli anni raccontati, un merito tutt'altro che scontato che mi è piaciuto. 
Ho trovato l'ambientazione molto bella: grazie alle descrizioni semplici ma efficaci, che non rallentano la narrazione ma, al contrario, la arricchiscono, mi sono ritrovata immersa nelle masserie pugliesi, in un territorio dove la natura e i prodotti della terra diventano il perno attorno al quale ruota tutto. Nel corso dei vari capitoli e delle tre parti centrali in cui è diviso il romanzo, durante i quali vediamo le stagioni cambiare, gli anni passare e i giovani protagonisti crescere e trasformarsi da adolescenti a adulti, il piccolo paese di Speziale rimane un punto fermo e costante, dove il tempo sembra fermarsi.
Il personaggio che mi ha affascinata maggiormente è sicuramente Bern, anche se è proprio lui l'unico che non sono riuscita a inquadrare completamente, a causa del suo carattere sfuggente e della sua psicologia particolare e complessa. Mi ha stupita, ad esempio, il colpo di scena che lo riguarda e che mai avrei immaginato, così come ho trovato surreale l'epilogo dato alla sua vicenda. Teresa non mi ha convinta appieno, non ho gradito molti dei suoi comportamenti e delle sue decisioni, mi è sembrata spesso troppo impulsiva e poco attenta, inoltre non mi è piaciuta la sua decisione finale, dove ho riscontrato un eccesso di buonismo che mi ha fatto apprezzare un po' meno tutto quanto accaduto precedentemente.
Arrivata all'epilogo, ciò che mi è rimasto di quest'opera, scorrevole ma profonda, è un senso di solitudine e malinconia che mi ha avvicinata alla storia ma che mi ha lasciata, ancora oggi, un po' scombussolata. 
Voto: 4/5

Partecipo a:
Di che colore sei: azzurro - leggi un libro scritto da un autore/autrice italiano/a
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Grifondoro - Azkaban - cappello parlante

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