Titolo: Una volta è abbastanza
Autore: Giulia Ciarapica
Editore: Rizzoli
Pagine: 365
ISBN: 978817109963
L'Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d'Ete, un borgo sperduto dell'entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell'ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore - capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l'occasione giusta - quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l'amore che le unisce è viscerale. A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall'esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell'industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.
Questo romanzo, nel suo numero contenuto di pagine, copre un ampio arco temporale (dal 1945 al 1965), raccontando la storia di un intero paese, Casette d'Ete, e della sua comunità di abili calzaturieri. I salti temporali in avanti che si trovano tra un capitolo e l'altro aiutano al progredire di una trama che, tuttavia, a tratti mi è apparsa un po' lenta.
Ho trovato gradevole la storia di Annetta e Giuliana, le due sorelle unite da un rapporto di amore e odio che sono il fulcro attorno al quale ruota tutta l'opera ma, per me, sono state ancora più interessanti le vicende di "contorno": mi sono infatti appassionata allo sfortunato amore di Rita e ho sofferto con Giovanna e Enrichetta.
Le descrizioni sono molto belle e ricche di dettagli, a volte però mi sono sembrate eccessive e hanno rallentato troppo la narrazione. L'utilizzo del dialetto marchigiano in molte battute non mi ha creato problemi: probabilmente perché da abruzzese ho spesso contatti con questo modo di parlare ho compreso pressoché tutto quello che c'era scritto, immaginandolo nella mia mente anche con la giusta cadenza.
Purtroppo, avvicinandosi alla conclusione, alcune situazioni sono state lasciate in sospeso creando un senso di incompiuto. Inoltre, il finale è decisamente costruito ad arte per dare un seguito alla storia e invogliare il lettore verso un secondo volume (ancora non pubblicato) di quella che è stata annunciata come una trilogia ma, a me, questo particolare ha decisamente lasciato l'amaro in bocca.
Voto: 3,5/5
Chaining the book: leggi una prima opera
Sarà un'Odissea: leggi un libro il cui titolo deve contenere il verbo essere in qualunque sua forma
Nessun commento:
Posta un commento