Titolo: La violinista di Hitler
Autore: Yoann Iacono
Editore: Garzanti
Pagine: 192
ISBN: 9788811003069
Nejiko accarezza le corde tese del violino sotto i polpastrelli. La sua maestria nello strumento l'ha condotta dal lontano Giappone fino in Europa, per tenere una serie di concerti. Ma Nejiko sa che lo strumento che stringe tra le mani ha un significato profondo: è stato il gerarca nazista Goebbels a regalarle quel magnifico Stradivari, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania. Anche se è molto giovane, ha avuto l'onore di quel dono. Nejiko non fa che ripeterselo mentre, intorno a lei, rimbomba l'eco della guerra. Eppure non riesce a suonare come ha sempre fatto. Il violino sembra osteggiarla: invece di far vibrare la sua musica, si chiude di più a ogni tocco. È come se avesse un'anima, un passato. E lei non riesce a vincere questa battaglia. Perché Nejiko sa. Nejiko sa che lo Stradivari è stato rubato. Che è appartenuto a un musicista ebreo. Che sono state le mani di un uomo morto per mano dei nazisti a sfiorarlo prima di lei. Da quel momento ha un solo obiettivo: protegge - re il violino. Difenderlo con la sua stessa vita per rendere onore al suo proprietario. Ma ora qualcuno è alla ricerca dello strumento e Nejiko deve trovare il coraggio di fare la scelta giusta. Solo allora lo Stradivari potrà tornare a suonare. Solo quando sarà libero. Libero davvero.
"La violinista di Hitler" è un romanzo necessario che porta a galla un episodio sconosciuto della storia. Ispirato alla storia vera di Nejiko Suwa, la giovane violinista a cui Goebbels donò uno Stradivari per suggellare l'alleanza tra Germania e Giappone, è una storia di luce che emerge dal buio; di speranza nella sofferenza. Perché il passato ci ricorda continuamente che il male esiste e può essere spietato, ma ci insegna anche che ci sono persone che hanno provato a combatterlo con le proprie forze. Persone che non vanno dimenticate.
Questo romanzo racconta una parte storica del periodo nazista che, personalmente, non conoscevo. La trama si basa, infatti, sulla storia della violinista Nejiko Suwa, molto famosa in Giappone e ingaggiata dal regime per suonare nella Germania degli anni '30, siglando un accordo tra le due nazioni alleate in guerra.
La vicenda viene raccontata in prima persona da un poliziotto incaricato di indagare sulla provenienza e sul recupero di un violino donato alla ragazza ma la narrazione è un po' strana perché spesso l'uomo sembra scomparire e si ha l'impressione che i fatti vengano riportati in modo sommario, con tanti buchi e pochi dettagli. Accanto a capitoli più romanzati si trovano pensieri trascritti su un diario personale e stralci di sentenze giuridiche.
La parte dedicata alla vita personale della protagonista non mi ha entusiasmata: l'ho trovata impersonale e poco coinvolgente. Più interessante il contesto storico ma, anche in questo caso, ho riscontrato poco approfondimento.
Voto: 2,5/5
Chaining the book: catena ordine alfabetico nome (proprio) autore
Sarà un'Odissea: leggi quello che vuoi
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