Titolo: Assenza da giustificare
Autore: Alessandra Acciai
Editore: Piemme
Pagine: 384
ISBN: 9788856694604
Elena Cantini, professoressa di italiano al Lliceo Parini di Roma, viene ritrovata morta in un parco. Incensurata, nubile, senza figli. A indagare viene chiamata d'urgenza l'ispettrice Alina Mari, fresca di nomina. Anche lei senza figli. O forse no. «I muri sono tappezzati di ritagli di giornali, la maggior parte sono fotografie di donne, di tutte le età, etnie, classi sociali. Giro su me stessa e non riesco a trovare un centimetro di muro che non sia occupato da un viso.» Quando riceve la telefonata dal commissariato, l'ispettrice di polizia Alina Mari non potrebbe essere più distante da Roma e dal lavoro: si trova in una clinica di Bruxelles per tentare un intervento di inseminazione artificiale. Il commissario però è molto chiaro: c'è un caso di omicidio di cui deve occuparsi, ha poche ore per rientrare in sede, altrimenti sarà tagliata fuori. Alina mette in pausa il suo futuro e prende il primo volo. Appena arrivata a Roma inizia a indagare sull'omicidio di Elena Cantini, insegnante di un prestigioso liceo cattolico. Elena conduceva una vita normale: una grande passione per il suo lavoro, poche amiche affezionate, nessuna relazione sentimentale, nessun conflitto. E allora chi può averla colpita alla testa, lasciandola inanime in un parco cittadino, con il corpo a formare una croce e un anulare mozzato? Mentre le indagini si fanno sempre più serrate e i vicoli di Roma mostrano il loro profilo più irregolare, Alina è costretta a scendere a patti con i suoi fantasmi e a dar fondo alla sua intuizione per tentare di risolvere un caso le cui radici sono più profonde di quanto potesse immaginare.
Nell'ultimo periodo sono sempre più attratta dai romanzi investigativi, mi piace la formula del protagonista con una vita personale complicata che si intreccia con i casi sui quali è chiamato a indagare. Proprio per questo ho deciso di affrontare la nuova serie dedicata a Alina Mari, anche se mi ha convinta meno di quanto mi aspettassi.
L'ispettrice, infatti, è un personaggio decisamente particolare, ha una psicologia complicata che spesso influisce sul suo operato e non è bastata la grande evoluzione che compie nel corso dell'opera per farmela apprezzare completamente.
Ho invece trovato molto interessante la vicenda dell'omicidio, ben gestita tutta la parte dell'inchiesta e, per me, sorprendente il finale e il coinvolgimento di determinate figure.
Probabilmente, se verrà pubblicato un seguito, proseguirò la serie visto che questo esordio mi è sembrato un po' acerbo ma ha del potenziale che, spero, verrà fuori nei prossimi titoli.
Voto: 3,5/5
Travelbook: Brasile 1
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