Autore: Simona Toma
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 239
ISBN: 9788820062361
Michela ha fatto il grande salto. Dalla sua Piccola Città del Sud è arrivata a Milano piena di entusiasmo e aspettative. L'ha amata da subito e, quando ha trovato impiego in una famosa agenzia pubblicitaria e anche un fidanzato, ha pensato che tutto quello che voleva era esattamente lì e in quel momento. Peccato che ora, dopo nove anni di vita nella metropoli, le tocchi fare ritorno al paesello, senza lavoro e senza fidanzato. A trentasei anni, quasi trentasette, è comprensibile che non l'abbia presa bene. E che si trascini dal letto al divano di casa dei suoi, fumando una sigaretta dietro l'altra e nutrendosi solo di Lexotan, non fa pensare che possa riprendersi in fretta dalla batosta. Per fortuna però ci sono l'inarrestabile cugina Giulia - l'unica in famiglia con uno stipendio fisso, quello che le passa l'ex marito - e una bimbetta di dieci anni sbucata un giorno sul pianerottolo. Sguardo vispo e parlantina sciolta, ma un fardello troppo grande per la sua età, Aurora vive sola con il papà, un bell'uomo schivo e dai modi un po' formali. Sarà lei a riscuotere Michela dal suo torpore e, con la saggezza dei dieci anni, a farle capire che la vita ti regala di continuo nuove occasioni. Basta saperle cogliere.
Ricordo che alla sua uscita, ormai alcuni anni fa, questo romanzo mi aveva incuriosita soprattutto per la copertina molto particolare ma poi, per qualche motivo che non ricordo, ne ho rimandato la lettura. Quando mi è capitato di nuovo davanti nei mesi passati l'ho messo in lista e finalmente è arrivata la sua occasione!
La trama non è nulla di complicato ma, nel complesso, intrattiene bene.
Ammetto di aver provato un po' di antipatia per la protagonista, sentimento che, seppur migliorato nel corso della narrazione, è rimasta in sottofondo fino alla fine. Michela infatti, secondo me, si piange troppo addosso e invece di reagire alla negatività si chiude in casa e in se stessa senza cercare di cambiare realmente le cose. Anche la cugina Giulia, personaggio che dovrebbe smuovere le acque, a me non è piaciuta mentre ho apprezzato Aurora, giovanissima ma saggia e, nella loro caratterizzazione stereotipata, anche i genitori e la domestica.
Purtroppo ho trovato scontato il rapporto tra Michela e Giorgio e gestito in modo troppo repentino e brusco.
Voto: 3,5/5
Travelbook: annuale 2
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