domenica 31 gennaio 2021

[Libri] Luna d'inverno di Ilaria Varese

Titolo: Luna d'inverno
Autore: Ilaria Varese
Editore: La Corte Editore
Pagine: 366
ISBN: 9788885516847

Lunghi capelli bianchi, occhi azzurri e pelle color della luna. Gwenfyr Flannigain è una ragazza di Bristol, nata e cresciuta in una delle tante fattorie del Tennessee, dove vive insieme al fratello maggiore Chase e al padre Roderick. Una famiglia come tante, se non fosse per il fatto che sono licantropi di sangue puro da diverse generazioni. Eccetto lei, Gwen, che nonostante discenda come il fratello da un'antica stirpe di lupi, non ha mai subito la sua prima trasformazione. Ha 22 anni, ormai, e sa che non succederà più. Gwen è "difettosa": condannata a vivere a metà tra il mondo degli umani e quello del branco, ma senza far realmente parte né di uno né dell'altro. Ma un evento sta per sconvolgere la sua vita: a meno di un mese dal suo compleanno - data che coincide con il solstizio d'inverno, il Winter Fe', un periodo molto particolare per le creature mannare - suo padre, il capobranco, viene a conoscenza della morte dell'Alfa della contea confinante per mano di un licantropo sanguinario, Nicholas Hasson. L'accaduto mette in allenta tutti. Il branco è in pericolo. Gwen è in pericolo. E, presto, nulla sarà più come prima.

Come già accennato in precedenza, il fantasy e i romanzi dedicati ai licantropi, in particolare, non sono tra i miei preferiti. Tuttavia, con stupore, ammetto che questo libro si è rivelato nettamente migliore di quanto mi aspettassi.
La protagonista Gwen mi è piaciuta moltissimo: il suo essere divisa tra il mondo dei lupi e quello degli umani, senza appartenere appieno a nessuno dei due, rende il suo carattere combattivo e determinato, ma comporta anche momenti negativi e di sconforto legati alla sua situazione che contribuiscono a formare un personaggio per me sicuramente azzeccato.
A volte mi è sembrato eccessivo il rapporto famigliare dei Flannigain, soprattutto quello della ragazza con il padre che sfiora livelli di morbosità ma, nel complesso, la trama è ben sviluppata e, seppure con dispiacere, alcuni avvenimenti sono necessari.
Lo stile di scrittura è estremamente coinvolgente, le pagine scorrono veloci e l'aria di mistero e paura che emerge via via che ci si addentra nella trama spinge ad andare avanti in modo spedito per vedere cosa accadrà. 
Il finale è perfetto per questo volume ma apre la strada al secondo titolo della serie, lasciando con qualche dubbio in merito alla sorte di molte figure incontrate nel corso della vicenda e con tanta curiosità rispetto alle nuove rivelazioni svelate negli ultimi capitoli. Sicuramente Winter Fe' ha in serbo ancora molte sorprese che non vedo l'ora di scoprire!
Voto: 4/5

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venerdì 29 gennaio 2021

[Libri] Fate il vostro gioco di Antonio Manzini


Titolo: Fate il vostro gioco
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Pagine: 391
ISBN: 9788838938283

«Non ci abbiamo capito niente, Deruta. Forza, al lavoro». Due coltellate hanno spento la vita di Romano Favre, un pensionato del casinò di Saint-Vincent, dove lavorava da «ispettore di gioco». Il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione dai pochi vicini di casa dell'elegante palazzina, e serra in mano una fiche, però di un altro casinò. Rocco Schiavone capisce subito che si tratta «di un morto che parla» e cerca di decifrare il suo messaggio. Si inoltra nel mondo della ludopatia, interroga disperati strozzati dai debiti, affaristi e lucratori del vizio, amici e colleghi di quel vedovo mite e ordinato. Individua un traffico che potrebbe spiegare tutto; mentre l'ombra del sospetto sfiora la sua casa e i suoi affetti. Ed è ricostruendo con la sua professionalità la tecnica dell'omicidio, la scena del delitto, che alla fine può incastrare l'autore. Ma il morto è riuscito a farsi capire? Forse non basta scavare nel passato: «Favre ha perso la vita per un fatto che deve ancora accadere». Il successo dei libri di Antonio Manzini deve probabilmente molto al loro andare oltre la semplice connessione narrativa tra una cosa (il delitto) un chi (il colpevole) e un perché (il movente). Con le inchieste del suo ruvido vice-questore, Manzini stringe il sentire del lettore a una vicenda umana complessa e completa. Così i suoi noir sono in senso pieno romanzi, racconto delle peripezie di un personaggio che vale la pena di conoscere, sentieri esistenziali. Sono, messi uno dietro l'altro, la storia di una vita: Rocco Schiavone, un coriaceo malinconico che evolve e cambia nel tempo, mentre lavora, ricorda, prova pietà e rabbia, sistema conti privati e un paio di affari. Sicché, in "Fate il vostro gioco", il vice-questore riconosce apertamente un semifallimento: ha smascherato il criminale ma troppe cose non tornano. Resta un buco nella sua consapevolezza che gli rimorde come una colpa, e deve colmarlo. Lo farà, si ripromette, la prossima volta e, per il lettore, nella prossima avventura.


Sono contenta di aver aspettato a leggere questo titolo perché rappresenta la prima parte di una storia che andrà avanti nel volume successivo e, fortunatamente, non dovrò aspettarne l'uscita, avendolo già disponibile!
Il caso trattato, infatti, nonostante venga svelato il nome dell'assassino, ha tante sfaccettature che rimangono aperte, con numerosi interrogativi da chiarire. Purtroppo sono rimasta un po' delusa dal punto di vista della parte investigativa,  in quanto ho individuato il colpevole facilmente, soprattutto grazie a un dettaglio ripetuto più volte che, quindi, mi è saltato all'occhio e mi ha fatta sospettare.
Mi è piaciuta molto la tematica sviluppata e il collegamento indiretto fatto tra l'indagine e la situazione personale di un membro della squadra. Inoltre, ho trovato interessantissima la svolta data alla vicenda della mamma di Gabriele e vicina di casa di Rocco, che finalmente fa la sua apparizione e non manca di stupire il lettore.
Sempre commoventi i capitoli dedicati al legame di Schiavone con Roma e ai ricordi della sua vita con Marina: in queste pagine il vicequestore burbero si trasforma e svela un aspetto malinconico e delicato.
Voto: 4/5

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[Scrapbooking] Card "inverno" per Scrap4Smile

Dopo uno stop di tante settimane, sono finalmente tornata a creare e mi sono lasciata ispirare dalla nuova iniziativa organizzata sul gruppo Facebook Scrap4Smile, che prevede la realizzazione di card mensili con diversi vincoli. 

Per il mese di gennaio è previsto il tema "inverno" ed ecco il mio lavoro:


Ho usato come base un cartoncino bianco, ho embossato la base con dei fiocchi di neve e ho aggiunto due diverse timbrate (Lawn Fawn: Simply Celebrate Winter) colorate con i pastelli acquerellabili. Ho timbrato il sentiment con il tampone nero e ho aggiunto delle mini dots a simboleggiare la neve (Nuvo Drops: Morning Dew).

martedì 26 gennaio 2021

[Libri] Wolfsong. Il canto del lupo di TJ Klune

Titolo: Wolfsong. Il canto del lupo
Autore: TJ Klune
Editore: Triskell
Pagine: 521
ISBN: 9788893127868

Ox aveva dodici anni quando suo padre gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via. 
Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo che parlava, parlava e parlava. In seguito scoprì che quel ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno. 
Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega. 
Ox aveva ventitré anni quando la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci. 
Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno... e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.


Il fantasy non è uno dei miei generi preferiti ma, nel corso degli anni, ho imparato ad approcciarmici sempre di più, scoprendo alcune opere che sono diventate le mie preferite in assoluto! Ho deciso quindi di non precludermi alcuna possibilità e di dare una chance a questo titolo, pur non amando i licantropi. 
Purtroppo la lettura, per me, si è rivelata una delusione e ammetto di aver fatto fatica a superare la prima metà del testo, trovandolo pesante e ripetitivo. 
Ciò che ho gradito meno è stato proprio lo stile di scrittura: da un lato la suddivisione dei capitoli in tanti paragrafi frammentati ha aiutato a creare una sorta di ritmo e armonia ma, dall'altro, i pensieri confusi del narratore sono diventati sempre più difficili da seguire. 
Soprattutto all'inizio ho avuto difficoltà a districarmi tra i nomi dei tanti personaggi ma, nel complesso, questa sinfonia di voci diverse mi è piaciuta, così come ho gradito il forte legame che lega i componenti del branco e l'idea di compattezza che emerge costantemente nella trama. Non sono riuscita a inquadrare alla perfezione il protagonista Ox, nonostante la vicenda sia raccontata in prima persona, così come non sono rimasta particolarmente coinvolta dalla storia d'amore sviluppata nel corso delle pagine.
Voto: 2/5

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venerdì 22 gennaio 2021

[Libri] Accabadora di Michela Murgia

Titolo: Accabadora
Autore: Michela Murgia
Editore: Einaudi
Pagine: 166
ISBN: 9788806221898

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.

Un romanzo breve ma intenso che racconta, attraverso la storia di Maria e Bonaria, uno dei mestieri più antichi della Sardegna, dagli aspetti indubbiamente controversi ma dai riscontri estremamente attuali.
L'accabadora che dà il titolo al libro, infatti, è letteralmente l'ultima madre, colei che accompagna nelle braccia della morte. Questa funzione è descritta in modo superbo, senza entrare nel merito ma riconoscendo a questa figura dignità e rispetto. Personalmente non conoscevo questa tradizione ma apprezzo sempre quando scopro nuove usanze, soprattutto se ciò accade attraverso i romanzi.
Anche il personaggio di Maria è ben caratterizzato, soprattutto in relazione al suo doloroso e controverso rapporto con le due madri. L'analisi psicologica di una ragazza che prima viene ceduta volontariamente alla sarta e poi viene nuovamente tradita dalla scoperta della vera natura della donna è sottile ma ben sviluppata.
A fianco della vicenda principale nell'opera troviamo anche molti altri elementi che trasmettono un quadro completo ed esaustivo di un paese rurale sardo degli anni Cinquanta e dei suoi costumi. Il fortissimo legame con le origini emerge da ogni pagina, soprattutto quando tutto ciò viene paragonato a Torino. La contrapposizione tra passato e presente qui si rafforza, per arrivare a un finale estremamente toccante, portatore di un messaggio di profonda empatia e dolcezza.
Voto: 4,5/5

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mercoledì 20 gennaio 2021

[Libri] La dama e l'unicorno di Tracy Chevalier


Titolo: La dama e l'unicorno
Autore: Tracy Chevalier
Editore: Neri Pozza
Pagine: 286
ISBN: 9788873059363

È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.


Ciò che ho apprezzato di più di questo libro, come già accaduto con "La ragazza con l'orecchino di perla", è stata l'idea di costruire la storia attorno al ciclo di arazzi che danno il titolo all'opera e che, ovviamente, sono andata a cercare online!
Tuttavia la trama mi è sembrata poco intrigante e da un libro del genere mi sarei aspettata un maggiore coinvolgimento. Infatti, andando avanti tra le pagine, ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa e che molti aspetti sarebbero potuti essere approfonditi maggiormente. Inoltre, quelli che dovrebbero essere dei colpi di scena sono piatti e poco avvincenti. 
Mi è invece piaciuta molto l'ambientazione storica, così come ho trovato interessanti le parti descrittive, soprattutto quelle riguardanti la scene svolte nel laboratorio del lissier, dove vengono svelati dettagli e tecniche della tessitura.
I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto grazie all'alternanza di capitoli raccontati in prima persona da sette diverse figure. Nicolas, però, il pittore attorno a cui ruota tutta la vicenda, mi è stato antipatico fin dal principio e non è riuscito a redimersi nonostante il suo gesto di compassione nei confronti di Aliénor. Tra le protagoniste femminili è proprio lei, insieme alla madre, colei che ho apprezzato di più, preferendo in generale la narrazione svolta a Bruxelles rispetto a Parigi. 
Voto: 3,5/5

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venerdì 15 gennaio 2021

[Libri] L'esecutore di Lars Kepler

Titolo: L'esecutore
Autore: Lars Kepler
Editore: Longanesi
Pagine: 573
ISBN: 9788830428997

Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa di inspiegabile. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri.


Ho letto L'ipnotista, il primo libro dei Kepler, qualche tempo fa e non mi aveva convinta completamente, ho deciso di dare una nuova possibilità a questa coppia di scrittori andando avanti nella serie ma, terminato anche questo volume, credo di poter affermare che tra noi non ci sia affinità.
Lo stile di scrittura è scorrevole e coinvolgente, tuttavia la trama, nonostante l'argomento trattato sia interessante così come lo sviluppo dato dagli autori alla vicenda, non è riuscita a catturarmi come speravo e non è scattata la scintilla che avrebbe dovuto tenermi attaccata al testo.
Il protagonista non è male ma, a mio avviso, mancano delle descrizioni che riescano a caratterizzarlo al meglio, infatti, nel corso dei capitoli, vengono lasciati solo dei piccoli indizi che rimandano a un passato ancora molto misterioso e non aiutano il lettore a identificarsi con l'ispettore.
Personalmente ho trovato particolarmente ansiogeni i capitoli raccontati dal punto di vista delle vittime, un espediente che da un lato aggiunge pathos alla narrazione ma dall'altro ha reso la lettura un po' sgradevole.
Voto: 3/5

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lunedì 11 gennaio 2021

[Libri] Via delle Magnolie 11 di Stefania Bertola

Titolo: Via delle Magnolie 11
Autore: Stefania Bertola
Editore: Einaudi
Pagine: 240
ISBN: 9788806241452

I Boscolo sono una famiglia come tante? Non proprio. Abitano quasi tutti nella palazzina di via delle Magnolie 11 e non disdegnano finti omicidi, gare truccate e amori clandestini. In una parola, hanno una morale tutta loro. Altrimenti perché continuerebbero ad affittare l'appartamento del secondo piano a quel donnaiolo di Lorenzo, senza comunicarlo alla legittima proprietaria? E perché dovrebbero avvalersi di un detective privato travestito da palma per impedire a lei, la legittima proprietaria, di scoprirlo? 
«Come l'amato di Bella ciao, anche io una mattina mi son svegliata e ho trovato l'invasor. Il maledetto virus, che per molti motivi ho odiato: quelli più ovvi, certo, ma anche per la retorica insopportabile che ha scatenato intorno a sé. Come sfuggire alla melensaggine che si diffondeva a macchia d'olio, aggravando la pena di tutti? L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata di offrire a chi avesse avuto voglia di servirsene una storia negativa al tampone, ma non solo, che del tampone proprio ignorasse l'esistenza. Così ogni mattina, dal 16 marzo al 3 maggio, mi sono alzata e come prima azione della giornata ho scritto cinque o sei pagine e le ho postate. Quando ho iniziato la prima puntata avevo un solo dato di partenza: una palazzina in una piccola città immaginaria, Rivabella Lago, in provincia di Verbania, abitata da una famiglia di origine veneta e di natura truffaldina. Tutto il resto è venuto giorno per giorno, semplicemente perché doveva venire. Stella Marina e sua cugina Claudia, il fratello di Stella Marina, che si chiama Alvise, la nonna assassina, l'inquilino bellissimo, l'avvocato romantico ma permaloso, il cugino americano tutto arancione... e la cognata carognetta che si iscrive a un talent di ballo, in una parola: i Boscolo, a cui mi sono affezionata man mano che a loro si affezionavano i miei amici di Facebook, che commentavano, suggerivano, proponevano modifiche, trovavano nella storia oggetti e sentimenti della loro vita quotidiana. Mi auguro che sia lo stesso anche per voi, che state per leggerla tutta riunita dentro questa bella copertina. E non smettete dopo la parola fine, perché le storie dei Boscolo continuano...».


Ogni volta che mi trovo davanti a un libro della Bertola so, ancora prima di cominciarlo, che non rimarrò delusa. L'autrice infatti mi piace molto e, pur mancandomi ancora alcuni titoli, ciclicamente torno a leggere una delle sue opere, rigorosamente in ordine sparso!
Il progetto che si cela dietro quest'ultima uscita mi è piaciuto moltissimo e mi dispiace non averne scoperto l'esistenza a tempo debito. "Via delle Magnolie 11", infatti, è la raccolta di tanti episodi brevi pubblicati quotidianamente dalla scrittrice sulla sua pagina Facebook durante il lockdown.
La trama è un po' strampalata e proprio per questo simpaticissima, i tanti esponenti della famiglia Boscolo e le altre figure che gli ruotano attorno sono eccentrici e stereotipati al massimo, una fiera dell'eccesso che rende il romanzo gradevolissimo da leggere e molto scorrevole.
Sono contenta che sia prevista l'uscita di altri due capitoli che andranno a comporre una trilogia e non vedo l'ora di scoprire quali strambe avventure vivranno questi originalissimi personaggi.
Voto: 4,5/5

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domenica 10 gennaio 2021

[Libri] Ross Poldark di Winston Graham

Titolo: Ross Poldark
Autore: Winston Graham
Editore: Marsilio
Pagine: 430
ISBN: 9788829703937

Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dalla cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell'uomo che le ha cambiato la vita.


Ho rimandato la lettura di questo romanzo tantissime volte ma, volendo anche iniziare a vedere la serie televisiva, ho deciso che questo sarebbe stato il suo anno. Quindi, complici anche le due nuove reading challenge che sto seguendo, l'ho cominciato subito.
Ammetto che, all'inizio, la storia mi è sembrata lenta e macchinosa, decisamente poco scorrevole e direi anche poco accattivante. Tuttavia, andando avanti e imparando a conoscere meglio i personaggi, ho iniziato ad apprezzare questa realtà inglese di fine XVIII secolo.
Purtroppo alcune parti mi sono sembrate troppo prolisse mente altre, a mio avviso ben più interessanti, sono state liquidate in poche righe, senza dettagli e approfondimenti che, invece, avrei gradito conoscere.
Il protagonista non mi è dispiaciuto sin dalla sua apparizione ed è migliorato nel corso dei capitoli. La figura che mi ha colpita di più, però, è stata Demelza, nonostante in partenza mi fosse risultata un po' antipatica. Il suo carattere è sbocciato pagina dopo pagina, conquistando sempre più spazio e facendomi appassionare alla sua storia.
Proprio per questo ho apprezzato il finale che, comunque, lascia molte cose in sospeso e quindi incuriosisce, spingendo a proseguire con il volume successivo di questa lunghissima saga.
Voto: 4/5

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domenica 3 gennaio 2021

[Libri] Costanza e buoni propositi di Alessia Gazzola

Titolo: Costanza e buoni propositi
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine: 300
ISBN: 9788830452503

Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo diversi anni, di trovarlo affascinante come quando l'aveva conosciuto e di scoprirlo perfetto con Flora. Non di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Eppure la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l'inverno del Nord può contare su pochi ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell'Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un'innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l'ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. Perché l'importante è avere sempre buoni propositi. La nuova vita che Costanza ha appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un'altra volta. Il lavoro di medico è ancora in cima alla sua lista dei desideri e Marco, il padre di Flora, è ancora in procinto di sposarsi. Costanza dovrà quindi confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città. E soprattutto con la possibilità che, in fondo, quei buoni propositi siano solo illusioni.


Alessia Gazzola, per quanto mi riguarda, è sempre una garanzia! Il suo stile di scrittura semplice, frizzante e piacevolissimo riesce a catturarmi ogni volta e, anche in questo caso, le pagine del romanzo sono letteralmente volate.
Avevo già avuto modo di apprezzare la protagonista nel volume precedente, trovandola però un po' troppo simile all'Allieva, stavolta invece Costanza mi è sembrata più matura e più distaccata da Alice, una caratteristica che ho apprezzato per godere meglio della narrazione e per distinguere in modo netto le due serie.
Mi è piaciuta l'evoluzione data al rapporto con Marco, un personaggio che si inizia a imporre sempre di più nella storia, regalando momenti romantici ma anche alcune sorprese. 
La struttura del libro, con l'alternanza di capitoli al presente e al passato, dedicati in questo caso alla storia di Bernarda Visconti, riesce a bilanciare bene la trama e incuriosisce sulla parte storica. Interessantissimi i tanti dettagli rivelati in merito a questa leggenda, alcuni inventati a beneficio della racconto ma, nel complesso, specchio di una grande attenzione da parte dell'autrice.
Voto: 4/5

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