sabato 30 marzo 2019

[Libri] La famiglia prima di tutto! di Sophie Kinsella


Titolo: La famiglia prima di tutto!
Autore: Sophie Kinsella
Editore: Mondadori
Formato: eBook
Pagine: 394
ISBN: 9788852092800

Fixie Farr è sempre stata fedele al motto di suo padre: "La famiglia prima di tutto". E, da quando lui è morto, lasciando nelle mani della moglie e dei tre figli il delizioso negozio di articoli per la casa che ha fondato a West London, Fixie non fa che rimediare ai pasticci che i suoi sfaticati fratelli combinano invece di prendersi cura di sé. D'altra parte, se non se ne occupa lei, chi altro lo farà? Non è certo nella sua natura tirarsi indietro e, soprattutto, non sa trattenersi dal mettere ogni cosa a posto, anche se non la riguarda. Così quando un giorno in un bar un affascinante sconosciuto le chiede di tenere d'occhio il suo portatile lei non solo accetta ma, a rischio della sua incolumità, salva il prezioso computer da un danno irreparabile. Sebastian, questo il nome dell'uomo, è un importante manager finanziario e, volendo a tutti i costi sdebitarsi con lei, le scrive su un pezzo di carta: "Ti devo un favore". Sul momento Fixie non lo prende sul serio, abituata com'è a trascurare i suoi bisogni, ma si sbaglia di grosso. Riuscirà a trovare il coraggio di cambiare e smettere per una volta di pensare solo agli altri?


Per quanto mi riguarda la Kinsella è sempre una garanzia quando ho voglia di leggere qualcosa che mi faccia passare qualche ora in modo piacevole e che riesca anche a farmi emozionare e divertire. Non mi ha quindi stupita il fatto che, anche stavolta, nonostante la trama sia piuttosto lontana dal mio vissuto, l'autrice sia riuscita a coinvolgermi totalmente.
La protagonista Fixie, per me, è costruita in modo magistrale: all'inizio le sue manie di controllo, al limite di un ben più serio disturbo ossessivo-compulsivo, sono state esasperanti e sinceramente, pur riuscendo a tollerarla, non mi è sembrata molto simpatica. Andando avanti, però, la storia mi ha talmente appassionata che, in modo quasi automatico, sono arrivata a fare il tifo per lei e a gioire dei suoi successi.
Mi è piaciuto molto anche Sebastian, nonostante il suo personaggio abbia fatto qualche passo falso. Nel complesso la sua storia, caratterizzata da un passato difficile e doloroso, è stata particolarmente interessante per il risvolto psicologico imprevedibile e profondo.
Ho trovato bellissimo il messaggio che rimane una volta terminato il romanzo: da un punto di vista personale e introspettivo si parla di affrontare le proprie paure, credere di più in se stessi e superare i propri limiti, da una visione più generale, cioè quella che dà il titolo al libro, si affronta un concetto che sulla carta appare forse un po' antiquato ed eccessivo ma che, analizzato a posteriori, si rivela ancora estremamente vero e attuale.
Voto: 4,5/5

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mercoledì 27 marzo 2019

[Libri] Lost. Per colpa di un bacio di Tania Paxia


Titolo: Lost. Per colpa di un bacio
Autore: Tania Paxia
Editore: Newton Compton Editori
Formato: eBook
Pagine: 350
ISBN: 9788822724403

Franklyn Reeves (detta Frankie) è cresciuta tra il negozio di musica di sua madre e il laboratorio di suo nonno, proprietario della Reeves Guitars. Dopo la sua morte improvvisa, Frankie parte per un viaggio alla ricerca di se stessa... e di suo padre, seguendo una lista che la porta di città in città, fino a New York. Qui incontra Jayden Maynard il chitarrista blues più giovane e affascinante d'America. All'inizio la guarda con sufficienza scambiandola per una punk, ma dopo averla sentita suonare e dopo aver saputo il suo cognome le commissiona una chitarra e fa di tutto per averla nel suo gruppo. Poi un bacio cambia tutto. Un bacio che però non c'è mai stato. Non per Jayden, almeno...


Sono rimasta piacevolmente colpita da questo libro, mi aspettavo un romance con personaggi giovani e la classica trama già letta e invece l'ho trovato molto originale, a cominciare dai due protagonisti.
Nel carattere di Frankie ho trovato il giusto mix di spavalderia e timidezza e lo spunto dal quale parte tutta la storia mi è sembrato simpatico e innovativo. Inoltre, sono rimasta letteralmente affascinata dal mondo della liuteria che in quest'opera ha un ruolo predominante. Ammetto di non essere assolutamente esperta nel campo, quindi le descrizioni meticolose di pratiche e strumenti mi hanno coinvolta tantissimo e ho notato una grande attenzione da parte dell'autrice nello spiegare i vari passaggi e nel rendere comunque di facile comprensione i segreti di un mestiere antico e intrigante.
Non pensavo di trovare così simpatico anche Jay, il protagonista maschile: colui che dovrebbe apparire come una star della musica blues presuntuosa e supponente, si è invece dimostrato, quasi da subito, tranquillo e, per molti versi, umile.
Mi è piaciuto lo sviluppo della trama, non sono stata totalmente d'accordo con alcuni comportamenti della protagonista ma nel complesso ho trovato il romanzo decisamente scorrevole e coinvolgente.
Personalmente non sono rimasta spiazzata dal colpo di scena finale che avevo già intuito da alcuni capitoli e, in verità, non mi aspettavo e non mi ha convinta la svolta data alla vicenda, un po' troppo ammiccante verso la lettura dei volumi successivi della serie ma comunque in linea con il carattere di Franklyn.
Voto: 4,5/5

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domenica 24 marzo 2019

[Libri] Mal che vada ci innamoriamo di Mary G. Baccaglini


Titolo: Mal che vada ci innamoriamo
Autore: Mary G. Baccaglini
Editore: Garzanti
Formato: Copertina rigida
Pagine: 336
ISBN: 9788811676300

Allegra è convinta di sapere tutto sull'amore. Per lei non è quella entità misteriosa capace di far passare notti insonni o giorni a guardare il mondo attraverso lenti rosa. Per lei l'amore è solo una delle tante cose che possono succedere nella vita. Forse per questo riesce ad avere la giusta lucidità per rispondere alle lettere che le donne le scrivono sulla sua rubrica le «Storie possibili». Se al primo appuntamento un uomo dice una frase piuttosto che un'altra, Allegra è in grado di mostrare i tre scenari che possono avverarsi e quindi se sarà «vissero felici e contenti», «mi accontento ma sono felice» o «una tragedia su ogni fronte». Ma tanto Allegra è brava a dispensare verità sull'amore, tanto è negata con sé stessa. Il suo cuore è lì, messo al sicuro in una botte di ferro. Fino a quando il giornale per cui lavora la licenzia e Allegra si ritrova a trent'anni disoccupata e a condividere un monolocale. Il futuro le sembra oscuro. Eppure le sue amiche sanno qual è la soluzione: è arrivato il momento di fare la sua lista dell'uomo perfetto e cercare anche per lei l'anima gemella, mettendo da parte la carriera. Appuntamento dopo appuntamento, però, Allegra colleziona solo disastri e si convince sempre di più che i sentimenti non facciano per lei. Ma la strada che porta alla felicità è lunga e tortuosa e Allegra deve avere il coraggio di ammettere che nessuno sa davvero tutto sull'amore. Perché l'amore è imprevedibile, non ha regole. Sbaglia, devia, torna indietro. E bisogna lasciarsi andare e accettare che siamo fatti anche di baci, di abbracci e di carezze.


Non conoscevo l'autrice ma, quando mi sono imbattuta nella bella copertina di questo libro, incuriosita dalla sinossi, ho deciso di darle una possibilità.
Non so quanto ci sia di autobiografico nella trama, visto che in molti punti ho avuto questa sensazione, ma Allegra mi è piaciuta! In particolare, ho apprezzato il suo carattere risoluto, la sua determinazione nel prendere decisioni e nel seguire le proprie ispirazioni e i propri sogni. La sua capacità di consigliare gli altri è stata coinvolgente e piacevole da leggere, inoltre ho gradito l'idea degli intermezzi con la rubrica della "Posta dal cuore" tra un capitolo e l'altro, un'espediente che ha aiutato ad alleggerire la struttura del romanzo, rendendo la lettura ancora più scorrevole.
Ho apprezzato molto anche le amiche della protagonista e mi sono divertita nel leggere le avventure del gruppo di coinquiline, tutte diverse e ben caratterizzate ma unite da un legame profondo e vero.
I personaggi maschili invece non mi sono piaciuti particolarmente: Matteo è costruito appositamente per essere odiato, ma Alex mi è sembrato troppo ambiguo, probabilmente anche a causa di alcuni comportamenti di Allegra, secondo me sbagliati.
Purtroppo, a volte, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a un libro di autoanalisi piuttosto che a un romanzo, alcuni discorsi sono diventati tecnici, strizzando l'occhio a un femminismo a mio avviso eccessivamente marcato.
Nel complesso quest'opera si è rivelata interessante e senza troppe pretese, con qualche pecca ma molto simpatica, ottima per passare qualche ora di spensieratezza.
Voto: 4/5

Dalle 3 Ciambelle: All You Can Eat - Grammarnazi - un libro con la sovracopertina
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giovedì 21 marzo 2019

[Libri] Una vita da libraio di Shaun Bythell


Titolo: Una vita da libraio
Autore: Shaun Bythell
Editore: Einaudi
Formato: eBook
Pagine: 342
ISBN: 9788858427941

Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell'usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be', più o meno.
Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l'esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare.


Mi è piaciuta l'idea di questo libro ed è stato molto interessante scoprire le dinamiche della gestione di una libreria dall'interno. Pur lavorando in ambito completamente diverso ho avuto la conferma che il rapporto con il pubblico, in qualsiasi settore e addirittura nazione, visto che l'opera si svolge in Scozia, è sempre particolare e riserva sorprese, più o meno piacevoli, ogni giorno.
Non mi aspettavo di trovare un vero e proprio spaccato di vita dell'autore, una sorta di autobiografia limitata a un anno e presentata sotto forma di diario, un struttura che non mi è dispiaciuta e che è riuscita a scandire bene il trascorrere dei giorni e dei mesi, rendendo la lettura leggera e scorrevole.
Purtroppo, ho trovato molti passaggi e molte giornate un po' noiose e, in generale, la narrazione mi è sembrata piuttosto piatta. Non hanno sicuramente contribuito alcuni personaggi un po' strambi, a cominciare dall'autore, che spesso mi sono apparsi antipatici. Immedesimandomi nella parte del cliente, infatti, il luogo mi è sembrato poco accogliente e spesso ostile, a mio avviso qualche descrizione in più avrebbe aiutato.
Ho apprezzato tanto le introduzioni a ogni mese di narrazione e, proprio per questo, mi sarebbe piaciuto trovare maggiori dettagli tecnici e approfondimenti sul tema che, per un lettore, rappresenta sicuramente un argomento misterioso e affascinante.
Voto: 3,5/5

Bet Reading Challenge: 4 nero - libro di un autore uomo
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domenica 17 marzo 2019

[Libri] Non parlare con la bocca piena di Chiara Francini


Titolo: Non parlare con la bocca piena
Autore: Chiara Francini
Editore: Rizzoli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 279
ISBN: 9788817093750

Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento. Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l'hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po'. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com'era, la cameretta rosa da principessa, l'albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d'amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice). Una vera scuola d'amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare.


Mi sono approcciata a questo romanzo in modo particolare, avendo da poco letto e recensito il volume seguente della stessa autrice. Avevo già avuto modo di conoscere e scoprire tutti i personaggi principali e farmi un'idea precisa del loro carattere, per questo probabilmente ho avuto la sensazione che quest'opera fosse un po' acerba rispetto all'altra.
Mi aspettavo di ritrovare lo stile pomposo già scoperto nel libro "Mia madre non lo deve sapere", invece ho notato una scrittura meno caratteristica, piacevole da leggere ma un po' complicata da assimilare, soprattutto nei primi capitoli.
La protagonista Chiara mi è comunque piaciuta molto, con la sua indole estroversa e, allo stesso tempo, dolce e delicata e ho apprezzato la diversità degli argomenti trattati, alternati tra situazioni così ironiche da diventare quasi comiche e capitoli profondissimi e toccanti.
L'autrice ha saputo descrivere bene, con delicatezza e semplicità, momenti di smarrimento, confusione ed estremo dolore, lasciando parlare le sensazioni. Inoltre ha reso perfetta la quotidianità di una famiglia atipica, circondata da amici bizzarri e teatrali al limite dell'immaginario, trasportandomi nelle loro giornate frenetiche e rendendo tutto estremamente naturale e genuino.
Le difficoltà iniziali di lettura hanno lasciato spazio ai sentimenti in modo crescente, per arrivare a un finale che ho trovato indimenticabile e commovente.
Voto: 3,5/5

Dalle 3 Ciambelle: Donata - Patatine - Leggi un libro pubblicato nel 2017
Le quattro cavaliere dell'apocalisse: leggi un libro che contenga una o più morti
Visual Challenge Upgrade: tazza

domenica 10 marzo 2019

[Libri] Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson




Titolo: Abbiamo sempre vissuto nel castello
Autore: Shirley Jackson
Editore: Adelphi
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 182
ISBN: 9788845923661

"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.


La sensazione principale che ho provato leggendo questo romanzo, che mi è rimasta una volta terminato, è sicuramente quella di inquietudine.
L'autrice è bravissima nel creare, pagina dopo pagina, un crescente senso di angoscia, nonostante i temi narrati abbiamo, a prima vista, ben poco di pauroso e, anzi, spesso virino verso l'ironia. È proprio questa sensazione latente di follia nascosta dietro un'apparente normalità che mi ha sconcertata maggiormente: presi singolarmente, i piccoli gesti fuori dal comune della protagonista Merricat sembrano di poco conto, ma ci si accorge ben presto che celano una mente particolare che tenta di ingannare il lettore e spesso ci riesce, mettendo continuamente in discussione quello che si ha davanti.
Ammetto che il mio interesse è cresciuto andando avanti, all'inizio la storia non mi ha coinvolta molto ma, via via, mi sono sorte delle domande che mi hanno spinta a immergermi totalmente nella trama e, complici il numero di pagine contenuto e qualche ora libera, a terminare l'opera velocemente. La questione principale, infatti, non è stata lo scoprire il nome dell'assassino, che ho intuito facilmente e non mi ha stupita, ma altri dettagli che mettono in dubbio tutte le azioni compiute e, ahimè, non trovano risposta nel finale, un'astuzia voluta e cercata che, in realtà, non sminuisce il libro ma, se possibile, me l'ha fatto apprezzare ancora di più. 
Voto: 4/5

Bet Reading Challenge: 34 nero - Libro horror
Visual Challenge Upgrade: tovaglia

venerdì 8 marzo 2019

[Libri] 9 Novembre di Colleen Hoover


Titolo: 9 Novembre
Autore: Colleen Hoover
Editore: Leggereditore
Formato: eBook
Pagine: 296
ISBN: 9788865087749

È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l'anniversario dell'evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell'inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.


Colleen Hoover è un'autrice che ho già avuto modo di conoscere e che mi piace molto, soprattutto per la sua capacità di raccontare amori giovanili senza essere banale e senza cadere nei soliti luoghi comuni che si incontrano spesso in testi di questo genere.
Anche in questo caso i due protagonisti si sono rivelati particolari, con caratteristiche fisiche e caratteriali influenzate da un passato che li rende unici, ma è stato semplice empatizzare con loro e capirli. Ben mi ha conquistata sin dalla sua spettacolare apparizione e la mia simpatia nei suoi confronti è aumentata con il passare delle pagine. Ammetto che non mi immaginavo il colpo di scena: a mio avviso l'autrice è stata brava nel fare intuire che sarebbe prima o poi accaduto qualcosa senza però dare sufficienti indizi per capire cosa realmente aspettarsi.
Il mio avvicinamento a Fallon, invece, è stato più lento, infatti la sua situazione insolita, chiara da subito, ha creato all'inizio un po' di distacco ma, entrando nella sua psicologia, la mia simpatia nei suoi confronti è cresciuta di pari passo con la sua maturazione.
La trama mi ha intrigata e mi ha appassionata per la sua originalità e, proprio per questo, la lettura dell'opera è stata molto scorrevole. Ho apprezzato le tematiche profonde toccate dal romanzo e il modo semplice con il quale sono state affrontate: alla storia quasi surreale si sono contrapposti e mescolati sentimenti reali e intensi.
Purtroppo non mi ha convinta del tutto la svolta data alla vita del protagonista maschile arrivati a un certo punto, l'ho trovata un po' lontana dal personaggio e troppo repentina, una piccola nota stonata che ha influito sul mio giudizio finale.
Voto: 4,5/5

Dalle 3 Ciambelle: Mozzarella - Lettura libera (minimo 200 pagine)
Visual Challenge Upgrade: foglio