giovedì 30 settembre 2021

[Libri] Il regno corrotto di Leigh Bardugo

Titolo: Il regno corrotto
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Pagine: 476
ISBN: 9788804719441

Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

Subito dopo aver letto "Sei di corvi" ho deciso di proseguire la serie con il secondo libro. 
Ho ritrovato molto volentieri i sei protagonisti e, seppure pensavo fosse difficile visti i tanti approfondimenti già affrontati, con sorpresa ho constatato come l'autrice sia riuscita ad inserire altri dettagli sui loro caratteri e sul loro passato. Grazie all'alternanza di capitoli analizzati dai loro differenti punti di vista, infatti, il presente e il passato vengono scandagliati minuziosamente, facendo progredire la trama e, al tempo stesso, aggiungendo informazioni personali.
La vicenda descritta è stata avvincente come la precedente e mi è piaciuto molto ritrovare figure già incontrate nella trilogia "Tenebre e ossa", anche se, spinta dalla curiosità, speravo di trovare qualche parola in più su di loro e sui loro progressi a Ravka.
Non mi aspettavo il grandissimo colpo di scena avvenuto verso la fine del testo, una scelta dell'autrice che mi ha decisamente spiazzata e che mi ha lasciato addosso molta tristezza, rendendo forse gli ultimi capitoli meno incisivi perché surclassati da ciò che era appena avvenuto. 
Voto: 4,5/5 

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mercoledì 29 settembre 2021

[Libri] Frida. Una biografia di Frida Kahlo di Hayden Herrera

Titolo: Frida. Una biografia di Frida Kahlo
Autore: Hayden Herrera
Editore: Neri Pozza
Pagine: 415
ISBN: 9788854511651

Alla fine degli anni Novanta, New York è tappezzata di manifesti che raffigurano i quadri di Frida Kahlo. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby's per oltre un milione e mezzo di dollari. A Hollywood si girano film sulla sua vita e i giornali di tutto il mondo la chiamano "la grande Frida" o "la regina di New York". Come se non bastasse, anche il mondo del glamour ne va pazzo: vengono stampate magliette, cartoline, poster con la sua immagine, abiti e gioielli che ne ricalcano lo stile. Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla ancora così tanto di lei? Nata nel 1910 a Coyoacan, in Messico, Frida sembra un personaggio uscito dalla penna di Gabriel García Márquez: piccola, fiera, sopravvissuta alla poliomielite a sei anni e a un brutto incidente stradale a diciotto che la lascerà invalida, con tremendi dolori alla schiena che la perseguiteranno fino alla morte. Nella vita privata e nella produzione artistica, Frida è combattuta tra due anime: il candore, da un lato, e la ferocia, dall'altro; la poeticità della natura contro la morte del corpo. La vita di Frida è un viaggio che affonda nella pittura tradizionale dell'800, nei retablos messicani, in Bosch e Bruegel, ma che subisce prepotentemente il fascino degli uomini più potenti del suo secolo: come il muralista Diego Rivera (marito fedifrago che le rimarrà accanto fino alla fine) o Trockij (di cui diverrà l'amante) o Pablo Picasso...

Non so se avrei mai letto questo libro se non avessimo organizzato un mini Gdl ma questo titolo mi ha incuriosita e ho deciso di dargli una possibilità.
La storia non è romanza ma si presenta sotto forma di saggio quindi la lettura, soprattutto all'inizio, può risultare un po' ostica e spiazzante ma, nel complesso, lo stile di scrittura dell'autrice mi è piaciuto.
Immergendosi nei capitoli la vita di Frida viene svelata passo dopo passo, accompagnando alla scoperta di una donna dalle mille sfaccettature che ha sofferto terribilmente. Ammetto che conoscevo la sua vicenda solo per sommi capi e spesso sono rimasta spiazzata dalle tante tragedie che hanno caratterizzato la sua esistenza.
Ho trovato più lente le parti sul contesto storico ma sono state comunque necessarie per comprendere appieno il carattere e i comportamenti dell'artista.
Quello che ho apprezzato di più sono state sicuramente le descrizioni accuratissime delle opere: ogni dettaglio viene spiegato in modo minuzioso, rapportandolo alla situazione personale e ciò mi ha spinta a cercare tutti i quadri menzionati in modo da seguirne bene l'esposizione.
Voto: 4,5/5 

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martedì 28 settembre 2021

[Libri] La fioraia del Giambellino di Rosa Teruzzi

Titolo: La fioraia del Giambellino
Autore: Rosa Teruzzi
Editore: Marsilio
Pagine: 176
ISBN: 9788829706891

Avvicinandosi il tanto atteso giorno delle nozze, Manuela, ragazza milanese romantica e un po’ all’antica, sogna di realizzare il suo desiderio più grande: essere accompagnata all’altare dal padre. Il problema è che lei quel genitore non l’ha mai conosciuto e non sa chi sia. È un segreto che sua madre ha gelosamente custodito, e che per nulla al mondo accetterebbe di rivelare. Stanca delle continue liti in famiglia per ottenere la confessione cui tanto tiene, a Manuela non resta che cercare aiuto altrove. Così bussa alla porta del vecchio casello ferroviario, dove abitano tre donne assai originali, sulle quali ha letto qualcosa in una pagina di cronaca nera: la poliziotta Vittoria, tosta e non proprio un modello di simpatia, sua madre Libera, fioraia con il pallino dell’investigazione, e la nonna Iole, eccentrica insegnante di yoga, femminista e post hippie. Sono tre donne diversissime, spesso litigiose, con il talento di mettersi nei guai ficcando il naso nelle faccende altrui. Saranno proprio loro, dopo le iniziali esitazioni, ad andare alla ricerca del misterioso padre. Le tracce, come in una caccia al tesoro di crescente suspense, le condurranno in giro per Milano e nei paesini della Brianza, a rivangare l’oscuro passato della madre di Manuela, custodito nei ricordi e nelle omertà di chi l’ha conosciuta da giovane. E a mano a mano che si avvicineranno alla soluzione del caso, si troveranno di fronte al dilemma: rivelare la scabrosa verità, oppure no?

Ho letto il primo volume di questa serie due anni fa, ripromettendomi di andare avanti, ma sono passati fin troppi mesi prima che mi decidessi di farlo!
Come già nel precedente capitolo il personaggio che ho apprezzato di più è stato quello della fioraia Libera, una donna che dimostra carattere e abilità, rimanendo allo stesso tempo, semplice e spesso dubbiosa su tanti aspetti della propria vita. Ho trovato invece un po' eccessiva Iole, alcune sue caratteristiche e battute che all'inizio sembravano estremamente divertenti sono diventati via via troppo predominanti. Vittoria mi è apparsa sfuggente e, sinceramente, non ho capito e condiviso il suo comportamento nei confronti della famiglia, spero quindi che nei prossimi titoli della saga tutto ciò trovi una spiegazione.
Il caso investigativo trattato non mi ha entusiasmata particolarmente: la soluzione mi è sembrata abbastanza prevedibile e anche il colpo di scena finale, pur riuscendo a sorprendermi, è rimasto in sospeso e mi ha lasciata con dubbi e interrogativi che, in questo caso, dubito verranno chiariti in futuro.
Voto: 3,5/5 

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venerdì 24 settembre 2021

[Libri] Sei di corvi di Leigh Bardugo

Titolo: Sei di corvi
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Pagine: 404
ISBN: 9788804709466

A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare. Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...

Dopo aver affrontato, il mese scorso, la trilogia di Tenebre e ossa, ho deciso di proseguire con il Grishaverse e sono felicissima di aver fatto perché questo titolo mi è piaciuto tantissimo, più di quelli letti in precedenza.
Ho apprezzato tutti i sei protagonisti, in particolare ho trovato i loro caratteri ben descritti e ho gradito come l'autrice sia riuscita a mettere insieme delle personalità così diverse, facendole lavorare in una sinergia impeccabile. I rimandi al passato di ognuno di loro, che si snodano durante tutta la narrazione, sono stati perfetti per inquadrare meglio i componenti della banda e apprezzarne le caratteristiche, riuscendo a comprendere le motivazioni dietro le loro azioni illegali.
I due personaggi che mi hanno colpita di più sono stati Kaz e Nina, il primo per la sua aria misteriosa e le sue indiscusse capacità, la seconda per la sua aria forte e indomita che nasconde fragilità e un grande bisogno di rivalsa personale.
Sicuramente proseguirò subito con il libro successivo!
Voto: 4,5/5 

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mercoledì 22 settembre 2021

[Libri] Rien ne va plus di Antonio Manzini

Titolo: Rien ne va plus
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio Editore Palermo
Pagine: 310
ISBN: 9788838938924

Scompare, letteralmente nel nulla, un furgone portavalori. Era carico di quasi tre milioni, le entrate del casinò di Saint-Vincent. Le dichiarazioni di una delle guardie, lasciata stordita sul terreno, mettono in moto delle indagini abbastanza rutinarie per rapina. Ma nell'intuizione del vicequestore Rocco Schiavone c'è qualcosa ― lui la chiama «odore» ― che non si incastra, qualcosa che a sorpresa collega tutto a un caso precedente che continua a rodergli dentro. «Doveva ricominciare daccapo, l'omicidio del ragioniere Favre aspettava ancora un mandante e forse c'era un dettaglio, un odore che non aveva percepito». Contro il parere dei capi della questura e della procura che vorrebbero libero il campo per un'inchiesta più altisonante, inizia così a macinare indizi verso una verità che come al solito nella sua esperienza pone interrogativi esistenziali pesanti. Il suo metodo è molto oltre l'ortodossia di un funzionario ben pettinato, e la sua vita è piena di complicazioni e contraddizioni. Forse per un represso desiderio di paternità, il rapporto con il giovane Gabriele, suo vicino di casa solitario, è sempre più vincolante. Lupa «la cucciolona» si è installata stabilmente nella sua giornata. Ma le ombre del passato si addensano sempre più minacciose: la morte del killer Baiocchi, assassino della moglie Marina, e il suo cadavere mai ritrovato; la precisa, verificata sensazione di essere sotto la lente dei servizi, per motivi ignoti. Sembra che in questo romanzo molti nodi vengano al pettine, i segreti e i misteri; ed in effetti, intrecciate al filone principale, varie storie si svolgono. Così come si articolano le vicende personali (amori, vizi, sogni) che sfaccettano tutti gli sgarrupati collaboratori in questura di Rocco. Una complessità e una ricchezza che danno la prova che Antonio Manzini si proietta oltre il romanzo poliziesco, verso una più universale rappresentazione della vita sociale e soprattutto di quella psicologica e morale. Ed è così che il personaggio Rocco Schiavone, con il suo modo contorto di essere appassionato, con il suo modo di soffrire, di chiedere affetto, è destinato a restare impresso nella memoria dei suoi lettori.

Mi ero ripromessa di leggere questo romanzo poco dopo aver terminato il precedente della serie che, pur arrivando alla risoluzione del caso presentato, lasciava molte cose in sospeso. In realtà sono passati parecchi mesi, ma finalmente sono riuscita a incastrarlo nelle mie infinite liste!
Come in "Fate il vostro gioco" l'ambientazione principale è rimasta quella del casinò, anche se la parte investigativa si è spostata su una nuova indagine apparentemente slegata da esso, ma in realtà strettamente connessa. Ammetto che i nomi dei colpevoli svelati nelle ultime pagine non mi hanno stupita.
Personalmente ho trovato molto più interessante il filone riguardante la vita privata di Rocco. La storia, infatti, è partita un po' in sordina ma intorno alla metà ha preso una piega inaspettata che mi ha spinta a velocizzare il ritmo e ha aiutato le pagine a scorrere più velocemente.
Voto: 4/5 

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venerdì 17 settembre 2021

[Libri] Sei casi al BarLume di Marco Malvaldi

Titolo: Sei casi al BarLume
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio Editore Palermo
Pagine: 256
ISBN: 9788838935701

Questi sei racconti, con protagonisti i quattro vecchietti del BarLume e il barrista Massimo, sono stati pubblicati per la prima volta in diverse antologie poliziesche di questa casa editrice, a partire da "Un Natale in giallo" del 2011. Nell'inedita prefazione, a sua volta una sorta di racconto tra i racconti, l'autore, informando della genesi dei personaggi e delle situazioni, ricorda cose della sua gente e dei suoi luoghi così cariche di stranezze di paradosso e di umorismo naturale che si stenta a credere che non siano opera di finzione. "Poco di quello che esce dalla bocca di nonno Ampelio è inventato". Dunque le irriverenze, i giochi geniali di parole, le "sudicerie" oltre il politicamente corretto, il cinismo miscredente, gli strani figuri che si affacciano al bancone del bar, insomma: il clima irresistibilmente anarchico del paesino toscano di Pineta che tanto profuma di antica libertà municipale, viene tutto da un vissuto. Un vissuto messo in scena poi dalla pura arte dell'intrattenimento letterario di Marco Malvaldi. "Arte di non inventarsi nulla" la definisce l'autore: ed essa spiega bene perché i vecchietti del BarLume buchino la pagina. Ma lo spiega anche un'altra qualità: nelle storie del Bar-Lume troviamo rappresentata e tramandata, con consapevolezza antropologica ma voltata al comico della commedia dell'arte, una radicata civiltà locale, una forma di vita popolare, come una delle tante tessere che compongono il mosaico dell'identità degli italiani.

Negli ultimi anni ho letto molti romanzi di Malvaldi ma sono ferma ai primi due volumi della saga del BarLume che, tuttavia, ho trovato simpatici. Questa raccolta mi ha incuriosita parecchio e sono contenta di averle dato una chance!
Nel complesso l'opera mi è piaciuta e la suddivisione in racconti ha reso il testo scorrevolissimo e veloce da terminare.
Dopo un capitolo introduttivo, le sei storie hanno tutte come protagonisti principali Massimo il "barrista" e i quattro arzilli investigatori ultrasettantenni che si trovano alle prese con eventi apparentemente irrisolvibili. Nella maggior parte dei casi ho apprezzato lo svolgimento della vicenda e la spiegazione data per arrivare alla soluzione, solamente in "Aria di montagna" mi è sembrato tutto eccessivo. 
Mi è piaciuta anche l'idea di seguire una linea temporale precisa nello scorrere degli episodi, come ad esempio avviene con l'avvicendarsi dei due commissari Fusco e Martelli tra "Azione e reazione" e "La tombola dei troiai" e con l'intenzione di un rapporto più intimo con Alice nel successivo "Costumi di tutto il mondo".
Simpaticissimo l'utilizzo del dialetto toscano e dei suoi intercalari, perfettamente reso su carta e semplice da figurarsi nella mente. 
Sicuramente questa lettura mi ha fatto tornare la voglia di riprendere la serie e scoprire nuove avventure di questo strampalato gruppo di detective!
Voto: 4,5/5 

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lunedì 13 settembre 2021

[Libri] La casa sul mare celeste di TJ Klune

Titolo: La casa sul mare celeste
Autore: TJ Klune
Editore: Mondadori
Pagine: 348
ISBN: 9788804735144

Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.

Questo libro mi è piaciuto molto e, per molti dettagli, mi ha ricordato la serie di "Miss Peregrine" che, a suo tempo, avevo apprezzato. 
Quello che rende il romanzo particolare sono sicuramente i personaggi, decisamente fuori dagli schemi ma affascinanti e coinvolgenti. Ovviamente è stato impossibile non affezionarsi ai bambini della casa, tutti diversi tra loro per origine e caratteristiche ma accomunati dagli stessi sentimenti e dalla voglia di godersi la propria infanzia senza essere additati e giudicati.
La storia  vuole trasmettere al lettore tanti messaggi positivi e, a mio avviso, riesce completamente nel suo intento, creando un turbine di emozioni che si mescolano e, capitolo dopo capitolo, fanno apprezzare sempre di più ciò che si ha davanti. 
Avevo timore che, arrivati a un certo punto, la storia d'amore prendesse il sopravvento sul resto, ma sono stata ben contenta di scoprire che, pur avendo un impatto forte sulla trama, rimane in secondo piano e viene gestita in modo estremamente delicato.
Voto: 4,5/5 

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