mercoledì 12 settembre 2018

[Libri] Io, robot di Isaac Asimov



Titolo: Io, robot
Autore: Isaac Asimov
Editore: Bompiani
Formato: Brossura
Pagine: 326
ISBN: 9788845205224

Io, robot è una raccolta di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, del 1950. Contiene 9 storie scritte fra il 1940 e il 1950, che hanno per protagonisti i robot positronici. Sono basate sul tema delle tre leggi della robotica, sulle loro contraddizioni e le loro apparenti falle. Le storie sono scritte in modo da essere ognuna indipendente dalle altre e hanno un tema che conduce all'interazione fra il genere umano, i robot e la morale, e combinati insieme forniscono un'ampia visione dell'opera di Asimov sulla robotica.


Questa raccolta comprende 9 racconti autoconclusivi che possono, quindi, essere letti singolarmente ma vengono posti in modo da creare un crescendo di intensità e di raggio d'azione.
In "Robbie" si parla di un robot domestico e della bella amicizia che lo lega alla bambina del quale è babysitter, è un racconto che ho trovato tenerissimo e mi ha portata a riflettere sul rapporto che abbiamo con ciò che ci circonda.
In "Girotondo" l'azione si sposta su Mercurio e vengono illustrate le possibili difficoltà e i conflitti di interesse derivanti dalle Tre Leggi della Robotica, ben spiegate attraverso il comportamento anomalo di un robot.
"Secondo ragione", per me, è stato il capitolo più inquietante, si parla infatti di un robot che inizia a manifestare un comportamento distorto e diventa un vero e proprio predicatore, creando una sorta di fede personale e iniziando a circuire le macchine sottoposte, suoi adepti, a discapito degli umani che dovrebbero "comandarli".
In "Il robot multiplo" troviamo nuovamente come protagonisti Gregory Powell e Mike Donovan, due personaggi che ho trovato simpaticissimi e che, grazie all'impronta ironica dei loro discorsi, riescono a smorzare i toni dell'episodio, dove il robot Dave non riesce a gestire al meglio l'iniziativa personale.
"Bugiardo!" è stato il secondo racconto che più mi ha stupita e lasciata con un senso di preoccupazione, viene infatti narrato del robot Herbie che riesce a leggere nel pensiero e usa questa capacità, in realtà in modo involontario, per creare problemi agli umani che vengono a contatto con lui, quasi beffandosi di loro. 
In "Il piccolo robot perduto" viene messa in discussione, per la prima volta, la Prima Legge, con conseguenze disastrose e decisamente preoccupanti. Tra tutti, è la storia che mi è piaciuta meno perché l'ho trovata poco coinvolgente. 
"Evasione" è stato, invece, il racconto più affascinante, si parla infatti di viaggi interstellari, cioè della reale possibilità di uscire dalla Galassia, con tutte le conseguenze del caso. La storia mi ha subito fatta pensare al bellissimo film "Interstellar" e l'ho letta decisamente con interesse.
"La prova" è il racconto che mi è piaciuto di più, qui si mescolano robotica e politica e mi è sembrato intrigante come l'autore sia riuscito a giocare con questi due argomenti all'apparenza tanto distanti che, in realtà, si sono rivelati ben connessi. Ho trovato meraviglioso il parallelismo che si crea tra le Tre Leggi della Robotica e le leggi etiche e morali degli uomini ed è stato un bellissimo spunto di riflessione.
Infine, in "Il conflitto evitabile" si racconta di Macchine che regolano l'economia mondiale, garantendo un benessere che sembra ottimale ma che, in realtà, ha problemi all'apparenza irrisolvibili. 
Il filo conduttore che lega tutti questi singoli capitoli è la dottoressa Susan Calvin, una robopsicologa che, più o meno direttamente, interviene in ogni storia. Il suo personaggio mi è piaciuto molto, è particolare e caratterizzata in modo splendido, ricca di dettagli rigorosi e tipici dello scienziato ma, allo stesso tempo, estremamente umana e sentimentale. Attraverso i suoi ricordi ho letto di episodi accaduti nei primi anni 2000 che oggi appaiono passati ma che, all'epoca dell'autore, rappresentavano un futuro piuttosto lontano, un fatto che mi ha fatta sorridere.
L'analisi dei comportanti robotici diventa lo spunto per uno studio ben più profondo della condotta umana, creando due piani di analisi dove le figure vengono sempre messe a confronto e spesso contrapposte con i loro pregi e difetti. Ho trovato estremamente affascinante e, per certi versi, quasi inquietante pensare a quanto lavoro di ricerca e soprattutto a quanta fantasia siano serviti per arrivare ad un'opera del genere. Tutto ciò che ho letto nei racconti sembra talmente vero da dimenticare quasi di avere di fronte un volume di fantascienza. Proprio per questo sono contentissima di aver scoperto questo piccolo gioiello che mi è piaciuto tantissimo e che consiglierei a tutti, anche e soprattutto a chi, come me, è lontano dal genere trattato. 
Voto: 5/5

Partecipo a:
Di che colore sei: nero - leggi un libro di Isaac Asimov o di Stephen King
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Grifondoro - Piton - raccolta di racconti
Visual Challenge: scarpa

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