Titolo: La città delle ragazze
Autore: Elizabeth Gilbert
Editore: Rizzoli
Formato: eBook
Pagine: 483
ISBN: 9788858698242
Feste strepitose, attori seducenti, dive egocentriche e poi musica, risate, luci che si accendono. Vivian Morris ha novantacinque anni, ma se chiude gli occhi torna a essere la diciannovenne che dopo un fallimentare tentativo al college si è ritrovata a sbirciare dietro le quinte del vivace e sgangherato teatro gestito da sua zia Peg. L'anno è il 1940, la città New York, gli ambienti sono quelli del Lily Playhouse, un odeon pazzo dove le ragazze in cerca di fortuna si offrono al mondo, all'arte, agli uomini. Vivian inciampa in questo fiume in piena e ne è trascinata via, complice il fascino di Celia, soubrette dal corpo meraviglioso e con la voce cupa da gatta randagia. Mentre la ragazza scopre di avere un talento come costumista, zia Peg la accoglie nel suo regno esploso, al centro della città più sognata e ai margini della sua ricchezza. Dove bisogna scrollarsi di dosso la provincia impressa nel passo e negli occhi.
La città delle ragazze è la storia di un'educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un'inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.
Ho imparato ad apprezzare la protagonista di questo romanzo lentamente, all'inizio sono rimasta un po' spiazzata sia dal suo carattere particolare ed esuberante che dall'ambiente dove si sono svolte le sue prodezze ma, andando avanti, la sua personalità dirompente mi ha affascinata sempre più e, alla fine, mi sono ritrovata a considerarla davvero unica!
La crescita di Vivian, fisica, psicologica e professionale, segue un corso di molti anni e si sviluppa parallelamente a fatti storici di massima importanza. Attraverso i suoi occhi, infatti, si assiste all'entrata dell'America nella Seconda Guerra Mondiale e alle sue conseguenze, ben più incisive nella trama di quanto si possa pensare.
I tanti personaggi secondari che popolano il Lily Playhouse, eccentrici e stravaganti, costruiscono uno sfondo dove tutto ciò che accade sembra irreale, in un mondo fatto di musica e lustrini che, purtroppo, deve scontrarsi con la quotidianità.
Al fianco di Vivvie, la seconda grande protagonista è la città di New York, una metropoli in continuo movimento che accompagna l'evoluzione dei fatti e si dimostra lo sfondo perfetto per una storia che si rivela quasi magica nella sua originalità.
Ammetto che le tante pagine, soprattutto nei primi capitoli, non hanno contribuito a rendere la lettura veloce ma, arrivata ad un certo punto, è scattata una molla che ha reso la narrazione molto più interessante e, soprattutto nella parte finale, ha rivelato un aspetto del tutto imprevedibile che mi ha definitivamente conquistata.
Voto: 4/5
La città delle ragazze è la storia di un'educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un'inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.
Ho imparato ad apprezzare la protagonista di questo romanzo lentamente, all'inizio sono rimasta un po' spiazzata sia dal suo carattere particolare ed esuberante che dall'ambiente dove si sono svolte le sue prodezze ma, andando avanti, la sua personalità dirompente mi ha affascinata sempre più e, alla fine, mi sono ritrovata a considerarla davvero unica!
La crescita di Vivian, fisica, psicologica e professionale, segue un corso di molti anni e si sviluppa parallelamente a fatti storici di massima importanza. Attraverso i suoi occhi, infatti, si assiste all'entrata dell'America nella Seconda Guerra Mondiale e alle sue conseguenze, ben più incisive nella trama di quanto si possa pensare.
I tanti personaggi secondari che popolano il Lily Playhouse, eccentrici e stravaganti, costruiscono uno sfondo dove tutto ciò che accade sembra irreale, in un mondo fatto di musica e lustrini che, purtroppo, deve scontrarsi con la quotidianità.
Al fianco di Vivvie, la seconda grande protagonista è la città di New York, una metropoli in continuo movimento che accompagna l'evoluzione dei fatti e si dimostra lo sfondo perfetto per una storia che si rivela quasi magica nella sua originalità.
Ammetto che le tante pagine, soprattutto nei primi capitoli, non hanno contribuito a rendere la lettura veloce ma, arrivata ad un certo punto, è scattata una molla che ha reso la narrazione molto più interessante e, soprattutto nella parte finale, ha rivelato un aspetto del tutto imprevedibile che mi ha definitivamente conquistata.
Voto: 4/5
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