Titolo: Le piccole libertà
Autore: Lorenza Gentile
Editore: Feltrinelli
Pagine: 256
ISBN: 9788807034527
Oliva ha trent’anni, una passione segreta per gli snack orientali e l’abitudine di imitare Rossella O’Hara quando è certa di non essere vista.
Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile. Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti. Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno. Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo. Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa?
Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile. Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti. Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno. Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo. Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa?
Ammetto che sono stata attratta da questo romanzo principalmente per la copertina: il disegno con libri e fenicotteri mi ha ispirata e ho deciso di dargli una possibilità anche se, a posteriori, ammetto che pensavo di trovare una storia diversa.
Tutta la vicenda ruota attorno alla protagonista Oliva (sì, senza la i), una ragazza che sente addosso il peso dei trent'anni e di una vita precaria che non la soddisfa. I capitoli sono pieni dei suoi pensieri e delle sue riflessioni in merito a cosa ha lasciato indietro e cosa avrebbe potuto fare, motivo per cui non sono riuscita a sopportarla granché. Personalmente mi è sembrata troppo pessimista e eccessivamente attenta ai dettagli, senza però avere le idee chiare.
L'ambientazione è ciò che mi è piaciuto di più, sia nelle parti che si svolgono tra le vie e i luoghi più o meno famosi di Parigi, sia nelle vicende riguardanti Shakespeare & Co. Personalmente non conoscevo la storia di questa libreria e ho trovato molto interessante scoprire tanti dettagli riguardanti la sua struttura e la sua gestione.
La trama è diventata via via sempre più surreale e, soprattutto la parte riguardante zia Viv, si è caricata di aspettative sempre più alte fino ad arrivare a un finale decisamente esagerato.
Voto: 3,5/5
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