Titolo: La casa che mi porta via
Autore: Sophie Anderson
Editore: Rizzoli
Pagine: 330
ISBN: 9788817108485
Marinka ha dodici anni e la cosa che vuole di più al mondo è trovare un amico. Un amico vero, in carne e ossa, umano. Ma non è facile farsi degli amici se si è nipoti di Baba Yaga e si vive con lei in una casa con zampe di gallina che si sposta in continuazione. La nonna di Marinka, infatti, è una Guardiana dei Cancelli che accompagna le persone nell'aldilà e anche lei è destinata a seguire le sue orme. Ma si deve per forza obbedire al destino che qualcun altro ci ha assegnato? Marinka non sopporta più la solitudine in cui è costretta a vivere e quando conosce una ragazza della sua età, forse l'amica che cercava, rompe tutte le regole. Non immagina certo le conseguenze!
Ho sentito parlare più volte di questo libro per ragazzi e finalmente mi sono decisa a leggerlo, scoprendo un testo che riesce a creare un'atmosfera magica e di attesa e mescola, ripetutamente, malinconia e speranza.
Mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita a creare un romanzo molto coinvolgente partendo dalla leggenda slava di Baba Yaga che personalmente non conoscevo e che sono andata a cercare per approfondire perché molto intrigante. Tanti dettagli si ritrovano nei nomi di cibi e cose, simpaticamente elencati in un glossario alla fine del volume.
La protagonista Marinka è perfetta nel suo ruolo di adolescente che cerca di ribellarsi a un destino scritto da altri, ritrovandosi a combattere contro l'incertezza e la voglia di cambiamento. Non mi aspettavo assolutamente il colpo di scena che la riguarda e ammetto di avere avuto più di un dubbio a riguardo, soprattutto nei capitoli a ridosso della rivelazione. L'andamento che assunto la trama e che ha portato alla svolta finale è probabilmente l'unica caratteristica che non mi ha convinta completamente.
Il messaggio che la storia lascia una volta terminata la lettura è estremamente delicato e rende, a mio avviso, questo titolo perfetto non solo per la fascia d'età alla quale si rivolge ma anche agli adulti che hanno bisogno di conforto e riflessione, perché alcuni argomenti sono universali.
Voto: 4,5/5
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