martedì 19 luglio 2022

[Libri] Tutto il blu del cielo di Mélissa Da Costa

Titolo: Tutto il blu del cielo
Autore: Mélissa Da Costa
Editore: Rizzoli
Pagine: 624
ISBN: 9788817160025

Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura: sono le prime parole dell’annuncio che Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato, perché nella vita va così. Partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c’è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Ha solo ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c’è Joanne. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell’Occitania, una giovane donna e un ragazzo s’incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell’altro. "Tutto il blu del cielo", esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell’altro, la magia del sentirsi umani.

Dopo aver letto e amato "I quaderni botanici di Madame Lucie" ero curiosissima di affrontare anche questo titolo dell'autrice ma, in questo caso, purtroppo le mie aspettative sono state un po' deluse.
Probabilmente influenzato dall'essere il romanzo d'esordio della Da Costa, nonostante in Italia sia stato pubblicato come suo secondo titolo, il testo non mi ha coinvolta completamente. 
Ho trovato alcune similitudini con l'altro testo, soprattutto per quanto riguarda le tematiche di fondo trattate, sicuramente care all'autrice. 
A mio avviso, il personaggio principale della storia non è Émile, come si potrebbe essere propensi a credere iniziando la lettura, visto che la storia del giovane malato di Alzheimer precoce è il cardine attorno al quale ruota tutto, ma Joanne, una ragazza misteriosa e chiusa nei suoi pensieri che si svela lentamente e con non poca fatica. Soltanto dopo 2/3 del libro, infatti, ci viene rivelato il suo passato ma, nonostante le poche pagine rimaste per sviscerare quei fatti dolorosi, la sua storia è quella che colpisce di più e apre delle ferite. 
Il finale, per quanto prevedibilissimo, è commovente e coinvolgente ma quello che nell'epilogo sarebbe dovuto essere un colpo di scena, nel mio caso, è stato intuito ben prima.
Voto: 4/5



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