Titolo: Aurora nel buio
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti Editore
Pagine: 528
ISBN: 9788809832473
Aurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando quel proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l'elettroshock. Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell'Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava. Una donna viene uccisa proprio la notte del suo arrivo, il marito è scomparso e l'assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: "Tu non farai alcun male". Aurora è certa che si tratti dell'opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum. Ma nessuno la ascolta. Presto Aurora capirà di essere costretta ad agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti...
Ho sentito parlare spesso di questo romanzo ma ne ho sempre rimandato la lettura, finalmente sono riuscita a dargli un'opportunità!
Ho trovato la protagonista molto antipatica sin dall'inizio e ho modificato di pochissimo la mia opinione su di lei nel corso della narrazione, a causa del suo carattere eccessivamente spigoloso e di molti suoi comportamenti che non ho affatto apprezzato. Nonostante ciò ho trovato la trama coinvolgente e la curiosità in merito al nome dell'assassino mi ha accompagnata per tutte le pagine, spingendomi a voler arrivare presto al finale.
Mi è piaciuta meno la parte ambientata nel 1349 che, pur essendo scritta benissimo, ho trovato un po' debole e poco legata alla struttura presente. Un po' banale e scontata la storia d'amore che, a mio parere, poteva anche essere evitata senza togliere nulla al resto. Immagino, però, che l'autrice abbia voluto creare un appiglio da sviluppare maggiormente nei successivi titoli della serie.
Molto interessante, invece, la sorpresa data dalla rivelazione finale in merito al Lupo Cattivo e alla vicenda di Casa Ranuzzi che io proprio non mi aspettavo e che mi ha proprio colpita.
Voto: 4/5
Travelbook: Norvegia 3
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