domenica 27 ottobre 2024

[Libri] Fai piano quando torni di Silvia Truzzi

Titolo: Fai piano quando torni
Autore: Silvia Truzzi
Editore: TEA
Pagine: 272
ISBN: 9788850262557

Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell'adorato papà, morto all'improvviso otto anni prima, sia l'abbandono del fidanzato che l'ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d'auto si risveglia in ospedale. Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne - nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina - ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana. I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall'ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.



Ricordo di aver sentito molto parlare di questo romanzo alla sua uscita ma, come spesso mi capita, avevo dato priorità ad altro. Quando me lo sono casualmente trovato davanti ho deciso di metterlo in lista e di affrontarlo il prima possibile.
La storia è piacevole e ben scritta e racconta dell'amicizia particolare tra Margherita, trentaquattro anni, in lotta con due grandi perdite e Anna, settantasei anni, con vari problemi di salute ma con una voglia di vivere immensa e un amore speciale. L'evoluzione del loro rapporto avviene durante tutta la narrazione e aiuta entrambe a superare scogli all'apparenza invalicabili.
Ho gradito Anna sin dai primi passaggi e scoprire tanti dettagli della sua infanzia me l'ha fatta amare ancora di più, invece ho impiegato più tempo per capire e apprezzare Margherita, sicuramente a causa del suo carattere schivo e spigoloso.
Il finale è un po' banale e forse riduttivo per quanto raccontato fino a quel momento ma, nel complesso, funziona bene.
Voto: 4/5

Travelbook: catena Israele

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