Autore: Virginia Bramati
Editore: Giunti
Pagine: 240
ISBN: 9788809936805
Adelaide Breda è una ragazza determinata: ha rifiutato di diventare veterinaria come suo padre, ha studiato economia e adesso lavora a Milano in una grande società di consulenza, sta in ufficio dodici ore al giorno e se arrivasse una fatina pronta a esaudire un suo desiderio le chiederebbe probabilmente di farle fare carriera. Ma anche senza il concorso della fata madrina, ecco che un giorno Adelaide riceve il suo primo incarico da manager: dovrà occuparsi di una due diligence, ovvero della verifica dello stato di salute dei bilanci di un lanificio biellese che produce preziosi filati di cashmere. È la sua grande occasione! E non può certo perdere tempo con le due bizzarre prozie che abitano proprio nel centro di Biella, Elena e Irma Breda Marchese: se non fosse che, proprio nello stesso palazzo dove abitano le zie, Adelaide incontra Giorgio Olivero, un giovane commissario di polizia dai capelli scuri e dal fascino irresistibile. E improvvisamente la vita di provincia, con i suoi rituali fatti di biscotti al burro e liquorini, di vecchie case coperte di rampicanti fioriti e androni freschi dove fermarsi a parlare con i vicini, le appare interessante. La strada per la felicità, però, è ancora lunga e piena di sorprese, e questa volta è destinata a tingersi di giallo: perché nel passato di Adelaide è nascosto un segreto, e perché lei stessa è destinata a trovarsi coinvolta personalmente in un caso di omicidio...
Ho già letto alcuni titoli della Bramati in passato e il suo stile mi piace molto perché è semplice e scorrevole, qualità che ha confermato anche in questo romanzo.
Ogni capitolo è introdotto da curiosità legate al mondo del cashmere, raccontate in modo ironico ma interessante, cosa che ho trovato gradevolissima.
Simpatica la protagonista Adelaide, anche se il mio premio per il miglior personaggio va alle zie Elena e Irma, uniche e adorabili. Peccato che andando avanti vengano un po' messe in disparte.
La parte gialla della storia è quella che mi ha coinvolta meno perché troppo veloce e risolta in modo rocambolesco e poco credibile.
Interessante invece il filone romantico che, non senza qualche imprevisto, coinvolge il commissario Olivero. Anche in questo caso la storia poteva essere gestita in modo più lento ma, nel complesso, è piacevole.
Sicuramente non il libro migliore dell'autrice ma una lettura amabile che riesce a intrattenere il giusto.
Voto: 3,5/5
Gruppo di Lettura
Travelbook
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