Titolo: Piccolo mondo perfetto
Autore: Kevin Wilson
Editore: Fazi Editore
Pagine: 410
ISBN: 9788893252690
Orfana di madre, senza soldi e con un padre alcolizzato, la diciannovenne Izzy Poole rimane incinta di Hal, il suo insegnante di Arte del liceo. Lei, intelligente e schiva, determinata a non frequentare l'università malgrado gli ottimi risultati scolastici, sente di volere il bambino e decide di tenerlo; ma Hal, vittima di problemi psichiatrici, non regge la responsabilità e si suicida. Preston Grind, psicologo a sua volta figlio di celebri psicologi e segnato da un passato traumatico, dà avvio a un innovativo progetto di educazione infantile: il Progetto Famiglia Infinita. Nove coppie in condizioni economiche e sociali disagiate e in attesa del primo figlio trascorreranno dieci anni in una tenuta dove alleveranno i propri bambini come una sorta di famiglia allargata; anche Izzy, unico genitore single, entrerà a far parte del programma. L'esperimento prende il via, procedendo nonostante le difficoltà, più o meno prevedibili, che accompagnano le giornate di questa strana famiglia artificiale e autosufficiente: si creeranno legami particolari, nasceranno gelosie e rancori, i rapporti inizieranno a incrinarsi in seguito a inevitabili tensioni sessuali che rischieranno di spezzare il fragile equilibrio della comunità... La famiglia può rovinarti la vita oppure te la può salvare: quel che è certo è che dalla famiglia non c'è via di uscita.
Non conoscevo questo romanzo e l'ho scoperto soltanto grazie alla reading challenge. Quindi, incuriosita dalla sinossi e dalla copertina, ho deciso di leggerlo.
La trama è sicuramente particolare perché immagina un progetto sociale e psicologico voluto dal dottor Grind che prevede di riunire dieci famiglie, tutte con un figlio neonato, a vivere insieme per dieci anni in un ambiente appositamente costruito e gestito in modo scientifico per studiarne gli effetti.
Purtroppo, nonostante l'idea di base che ho trovato abbastanza innovativa, non sono riuscita a sentirmi molto coinvolta dalla storia. La protagonista Izzy è, ovviamente, quella che spicca di più e che si riesce a conoscere meglio ma i tanti altri personaggi presenti sono solo delle comparse che arricchiscono poco la narrazione e che, personalmente, non mi sono proprio rimasti in mente una volta terminato il volume.
Inoltre molti fatti sono piuttosto prevedibili e, per tutta questa serie di motivi, la narrazione, anche se scorrevole, non è stata accattivante e interessante come speravo.
Voto: 3/5
Travelbook nello Spazio: Naboo grande 2
Nessun commento:
Posta un commento