Titolo: Acqua agli elefanti
Autore: Sara Gruen
Editore: BEAT (Biblioteca editori associati di tascabili)
Formato: Paperback
Pagine: 363
ISBN-10: 8865590408
ISBN-13: 9788865590409
In un giorno degli anni Trenta a Norwich, una piccola città del Connecticut, passa il treno che trasporta "Il Più Strabiliante Spettacolo del Mondo dei Fratelli Benzini", uno di quei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo l'America stremata dalla Grande Depressione col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. Jacob Jankowski, giovane studente di veterinaria di Norwich, accetta di buon grado la proposta, avanzatagli da Zio Al, il megalomane proprietario del circo dei Fratelli Benzini, di curare gli animali del circo. In quel mondo, sottoposto ai capricci e agli umori del volubile direttore e domatore August Rosenbluth, Jacob viene profondamente turbato da due seducenti figure: Marlena, la bella moglie di Rosenbluth, la ragazza che lascia ogni sera stupefatti gli spettatori coi suoi numeri acrobatici ed equestri, e Rosie, l'immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al più semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balìa di Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.
L'anziano Jacob, ormai novantenne, in un alternarsi di presente e passato tra i vari capitoli, ricorda gli anni della sua gioventù quando, ritrovatosi improvvisamente orfano e prossimo alla laurea in veterinaria, decide di unirsi al "Più Strabiliante Spettacolo del Mondo dei Fratelli Benzini", un circo nel quale viene assunto grazie alle sue competenze mediche.
Il libro mi è piaciuto molto perché, attraverso gli occhi del protagonista, l'autrice ci fa entrare in un mondo a noi del tutto estraneo (almeno nel mio caso), fatto di viaggi e grandi spettacoli ma anche e soprattutto di fatiche e problemi. Ponendo l'attenzione sui differenti personaggi, la Gruen riesce a tracciare una descrizione accurata di tutte le barbarie che avvengono ai danni degli animali e degli operai: il padrone del circo, Zio Al, è infatti un uomo crudele e senza scrupoli, i suoi dipendenti, sottomessi al suo carattere dispotico, eseguono gli ordini senza opporre resistenza e tutti sanno ma non parlano in un clima di forte omertà. L'autrice si è ispirata a storie realmente accadute e saperlo rende la lettura più interessante ma anche più drammatica.
Il personaggio che ho trovato più affascinante (ma allo stesso tempo è quello che risulta più odioso proprio per le sue caratteristiche) è August, il direttore, dotato di una doppia personalità e quindi molto dettagliato. Il suo rapporto con Jacob è, proprio per questo, molto altalenante, le sue ossessioni sfoceranno nell'evento culmine del romanzo che, purtroppo, è riportato già nel prologo. Questo dettaglio non mi è proprio piaciuto, arrivati ad un punto della lettura si capisce come la vicenda andrà a finire, rendendo molto meno interessante il tutto.
Piuttosto indifferente mi è invece risultata Marlena. Il suo carattere alquanto remissivo e la mancanza di personalità al di fuori dei suoi spettacoli equestri mi hanno irritata e sicuramente non mi hanno spinta a tifare per lei. Personalmente ho trovato molto più piacevole l'elefantessa Rosie, la vera indiscussa protagonista del romanzo!
Voto: 4/5.
Il libro mi è piaciuto molto perché, attraverso gli occhi del protagonista, l'autrice ci fa entrare in un mondo a noi del tutto estraneo (almeno nel mio caso), fatto di viaggi e grandi spettacoli ma anche e soprattutto di fatiche e problemi. Ponendo l'attenzione sui differenti personaggi, la Gruen riesce a tracciare una descrizione accurata di tutte le barbarie che avvengono ai danni degli animali e degli operai: il padrone del circo, Zio Al, è infatti un uomo crudele e senza scrupoli, i suoi dipendenti, sottomessi al suo carattere dispotico, eseguono gli ordini senza opporre resistenza e tutti sanno ma non parlano in un clima di forte omertà. L'autrice si è ispirata a storie realmente accadute e saperlo rende la lettura più interessante ma anche più drammatica.
Il personaggio che ho trovato più affascinante (ma allo stesso tempo è quello che risulta più odioso proprio per le sue caratteristiche) è August, il direttore, dotato di una doppia personalità e quindi molto dettagliato. Il suo rapporto con Jacob è, proprio per questo, molto altalenante, le sue ossessioni sfoceranno nell'evento culmine del romanzo che, purtroppo, è riportato già nel prologo. Questo dettaglio non mi è proprio piaciuto, arrivati ad un punto della lettura si capisce come la vicenda andrà a finire, rendendo molto meno interessante il tutto.
Piuttosto indifferente mi è invece risultata Marlena. Il suo carattere alquanto remissivo e la mancanza di personalità al di fuori dei suoi spettacoli equestri mi hanno irritata e sicuramente non mi hanno spinta a tifare per lei. Personalmente ho trovato molto più piacevole l'elefantessa Rosie, la vera indiscussa protagonista del romanzo!
Voto: 4/5.
Partecipo a:
Reading Challenge 2016 LGS: un libro con uno dei 4 elementi della natura nel titolo
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