Titolo: Tutto il bello che ci aspetta
Autore: Lorenza Gentile
Editore: Feltrinelli
Pagine: 320
ISBN: 9788807035937
Viviamo in un’epoca in cui niente è impossibile, dunque se le cose non vanno dev’essere per forza colpa nostra: Selene se ne è quasi convinta. Passati i trent’anni, non ha ancora trovato la sua strada: dove ha sbagliato? È stata l’ultima delle sue azioni impulsive, aprire un ristorante che ora è sull’orlo del fallimento, oppure è successo quindici anni fa, quando ha preso la sua prima decisione da adulta? È lì che sono rimaste impigliate le sue aspirazioni? Per scoprirlo, una notte d’estate fugge da Milano verso un paesino nel cuore della Puglia, il posto dove è cresciuta, immersa in una comunità spirituale, circondata dall’affetto degli amici e della famiglia. La valle è sempre uguale, punteggiata di ulivi e di trulli, con il mare che orla l’orizzonte. Peccato che, appena prima di arrivare a destinazione, il motore della macchina fonda e da lì in poi niente vada più per il verso giusto. Eppure, a volte sono proprio gli imprevisti a cambiarci la vita per il meglio. In attesa dei pezzi di ricambio, le viene messa a disposizione Amanda, una Uno rossa ricca di personalità con cui cercherà di raggiungere l’ashram dove viveva da bambina. E se non tutti sono rimasti fermi ad aspettarla, nel giro di poco Selene riabbraccia la vecchia tata Flora, fa nuovi incontri e decide di prendersi cura di un asinello di nome Virgilio, che ha tutta l’aria di sentirsi solo come lei. Tra gite in Salento, discussioni sul senso della vita, yoga e pomeriggi in cucina con persone che forse la conoscono meglio di quanto lei non conosca se stessa, Selene inizia a comprendere che a volte è necessario perdersi e sbagliare strada per trovare il coraggio di seguire i propri sogni. E andare finalmente incontro a tutto il bello che ci aspetta.
Ho deciso di leggere questo nuovo titolo dell'autrice dopo aver apprezzato i precedenti. Le sue storie nascondono sempre un fondo filosofico e tanti buoni sentimenti e anche questo romanzo ne è stata la conferma.
L'ambientazione è particolare perché da una caotica e stretta Milano, che appare nei primi capitoli in tutta la sua frenesia, ci si sposta in Puglia, dove i toni cambiano completamente a favore di una vita più rilassata. Qui la protagonista, in balia dei ricordi, si ritrova a riflettere sul proprio presente e sul futuro e grazie a vecchie conoscenze e nuovi simpatici amici, affronta quasi inconsapevolmente grandi cambiamenti fisici ma, soprattutto, mentali.
Ho scoperto soltanto a fine libro che la Gentile si è ispirata alla propria infanzia passata in un ashram per descrivere i luoghi della bambina, un aneddoto che mai avrei immaginato e che mi è sembrato molto simpatico.
Mi è piaciuto moltissimo il rapporto tra Selene e Flora, la dolcezza dell'anziana e i suoi rimorsi nei confronti del figlio. Inevitabile e un po' dolceamaro il finale ma giusto per l'evoluzione di quanto raccontato.
Nonostante ci si trovi davanti a un romanzo di crescita con tutte le difficili implicazioni che comporta, la narrazione è stata molto scorrevole e piacevolissima. Lo stile della scrittrice è bello e coinvolgente e sicuramente continuerò a leggerla.
Voto: 4/5
Travelbook: annuale 18
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