Titolo: Il profumo della rosa di mezzanotte
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Pagine: 636
ISBN: 9788809900561
India, Darjeeling. È il centesimo compleanno di Anahita Chavan, per tutti Anni. La famiglia si riunisce per festeggiarla, ma la sua felicità non è completa perché intorno alla tavola manca uno dei suoi figli. Anche se un certificato ne testimonia la morte, Anni sa che non è così: i suoi poteri di sensitiva le dicono che non è morto da bambino, come tutti credono, ma che è ancora in vita. Quindi lascia ad Ari, uno dei nipoti, il compito di fare luce sul passato e gliene consegna la chiave: un manoscritto in cui ha raccolto la storia della sua vita. Inghilterra, Dartmoor. L'attrice americana Rebecca Bradley è ad Astbury hall sul set del suo nuovo film. Lord Astbury, schivo proprietario del maniero, si mostra fin troppo gentile nei suoi confronti e insiste sulla somiglianza tra Rebecca e sua nonna... Sarà il viaggio di Ari in Inghilterra e l'incontro con Rebecca a gettare nuova luce sul periodo inglese di anni durante la Prima guerra mondiale e sull'amore tormentato tra lei e Donald, erede di Astbury Hall. Un viaggio alla scoperta delle proprie radici che gli darà modo di scoprire che anche lui ha le stesse capacità sensitive della nonna e di svelare i segreti rimasti sepolti per intere generazioni.
Non avevo ancora mai letto uno dei romanzi autoconclusivi della Riley e sono molto felice di aver trovato, anche qui, la struttura tipica delle sue opere, già riscontrata nella serie delle Sette Sorelle.
La trama, infatti, si snoda attraverso diverse storie del presente e del passato, all'apparenza scollegate ma, in realtà, unite da più dettagli che vengono svelati lentamente nel corso delle tante pagine che compongono il volume.
Ho trovato estremamente affascinante l'ambientazione in India, nei ricchi palazzi principeschi ma ho anche subito l'attrazione di Astbury Hall, l'antico maniero inglese.
Personalmente mi è piaciuto di più il filone riguardante la vita di Anni, la protagonista che mi ha conquistata sin dalla sua prima apparizione. La parte moderna è stata interessante soprattutto all'inizio, coinvolgente nel suo svolgimento ma mi ha convinta meno nel finale, a mio avviso eccessivo nella sua eccentricità. Per me il personaggio di Ari avrebbe meritato uno spazio maggiore.
Voto: 4/5
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