Titolo: Delitti a Fleat House
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Pagine: 496
ISBN: 9788809953680
L’improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell’austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell’ispettore Jazmine “Jazz” Hunter. Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell’indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all’inizio. Intrighi familiari, tradimenti e vendette: sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni attendono di venire alla luce da tempo.
Ero curiosissima di scoprire come la Riley, un'autrice che apprezzo molto nella sua veste rosa, potesse cimentarsi in questo nuovo genere, decisamente diverso dal suo solito. Ora che ho terminato la lettura posso confermare che la promuovo e sono dispiaciuta di non poter avere dei seguiti di quella che si prospettava una bella serie.
Seppure con qualche difetto, nel complesso il romanzo mi è piaciuto, l'ho trovato coinvolgente e molto scorrevole.
Soprattutto all'inizio ho fatto un po' di fatica a districarmi tra i tanti personaggi e i vari legami che li coinvolgono. Però ho gradito il fatto che praticamente ognuno di loro nascondesse qualche segreto e fosse quindi sospettabile. Purtroppo non sono riuscita ad apprezzare completamente la protagonista Jazz: se da un lato la ragazza si è dimostrata molto valida in campo lavorativo, grazie alla sua intraprendenza e alla voglia di emergere e affermarsi, dal punto di vista privato e sentimentale mi è sembrata troppo debole e facilmente manipolabile.
Il nome del colpevole è stato una vera sorpresa, fino alla fine non ho avuto il minimo sospetto soprattutto sul movente, un'idea che ho trovato innovativa. Mi è sembrato invece un po' banale l'altro colpo di scena riguardante alcuni dei personaggi: per me sono stati lasciati troppo indizi che convergevano tutti verso un unico punto che, in effetti, si è rivelato giusto.
Voto: 4/5
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