Titolo: Il rosmarino non capisce l'inverno
Autore: Matteo Bussola
Editore: Einaudi
Pagine: 160
ISBN: 9788806254483
Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
Ho deciso di leggere un nuovo libro di Matteo Bussola dopo avere apprezzato "Notti in bianco, baci a colazione" e la mia scelta è caduta su un testo pubblicato lo scorso anno, del quale ho sentito parlare molto.
Il libro è una raccolta di 17 racconti dedicati ad altrettante donne, apparentemente slegati tra loro ma, in realtà, tutti connessi da un perno attorno al quale, in modo più o meno diretto, ruotano. La figura di Mira, infatti, l'unica che non appare come protagonista diretta nei capitoli, si svela come la più importante e, secondo me, la più significativa e commovente. Attraverso piccoli frammenti di vita delle altre si riesce a ricostruire un personaggio complesso ed evocativo.
Ogni storia ha come sfondo principale la sofferenza ma, allo stesso modo, rivela un bisogno fortissimo di resilienza e speranza.
Il senso di questa opera corale si capisce davvero solamente arrivati all'ultima pagina, con la chiusura di un cerchio iniziato nelle prime battute e terminato, non senza una forte emozione, nelle parole finali. Unendo tutti i fili sono riuscita ad apprezzare la vastità di quello che l'autore è riuscito a racchiudere e concentrare in poche pagine.
Voto: 4,5/5
Libriko: 18E
Ho letto due o tre libri di questo autore, sempre con questo modo particolare di scrittura, con il quale ti fa immergere nella storia, non perché ci sia suspense bensì perché si ha voglia di conoscere gli altri protagonisti... Non riesco a leggerli di seguito perché è come se avessi bisogno di staccare un po' e ritornare nella mia confort zone (thriller e fantasy) ma quando voglio emozionarmi prendo in mano un suo libro e mi immergo nella lettura. Ti consiglio "il tempo di tornare a casa"
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