Titolo: L'estate in cui fiorirono le fragole
Autore: Anna Bonacina
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 288
ISBN: 9788820074128
Sembra un'estate come tante nel piccolo borgo di Tigliobianco: le vecchiette si impicciano degli affari di tutti, i bambini scorrazzano selvaggi, le signore del Club del Libro infastidiscono la bibliotecaria... Ma ecco che Villa Edera, la dimora vittoriana in fondo al paese, viene affittata per qualche settimana da Priscilla Greenwood, scrittrice di romanzi rosa di grandissimo successo in crisi d'ispirazione, a caccia di tranquillità e anonimato, per trovare il modo di liberarsi di Calliope del Topazio, la sua smielata e ardente protagonista. Le cose a Tigliobianco, però, non vanno come Priscilla si aspetta: comari in guerra, gatti scomparsi, ragazzine che sognano di diventare detective, lettere trafugate, un mitico quaderno di ricette, smarrito da anni, che contiene il segreto della torta più buona del mondo, la Suprema, per non parlare della Gara Fragolina, che si svolge ogni anno l'ultima domenica di luglio e in cui tutto il paese si sfida a colpi di torte di fragole. E poi Cesare Burello, il chirurgo plastico in vacanza nel paese natio... È così che Priscilla si trova immersa nel mezzo di un vero e proprio cliché da romanzo rosa. Cosa fare? Fuggire a gambe levate o dare una chance a Cesare che sembra la copia carbone di Roger MacMillan, l'affascinante protagonista dell'Harmony che lei ha scritto? Fra picnic notturni, complotti e una caccia al tesoro squisitamente letteraria, Priscilla si troverà finalmente a fare i conti con la domanda che la tormenta da sempre: davvero la vita reale non può essere come un romanzo? E, intanto, che fine avrà fatto la leggendaria ricetta della Suprema, la torta più buona del mondo, scomparsa nel nulla trent'anni prima e il cui destino sembra legato a quello di Cesare?
Sin dalle prime battute questo romanzo mi ha ricordato le atmosfere di Borgo Propizio di Loredana Limone, Teresa Papavero della Moscardelli e alcuni titoli della Bertola, tutti libri che ho apprezzato moltissimo. Ho quindi affrontato la lettura con la speranza di ritrovare sensazioni simili e, anche se questo testo per me si pone leggermente sotto gli altri, nel complesso mi è piaciuto tanto!
Le situazioni descritte, spesso al limite del surreale ma per questo divertentissime, hanno intessuto una trama gradevolissima che, a dispetto di quanto potesse apparire, si è rivelata anche profonda e ricca di riflessioni.
Ho apprezzato che accanto alla vicenda principale riguardante Priscilla siano state sviluppate delle sottotrame riguardanti gli altri abitanti di Tigliobianco. In particolare, mi è piaciuto molto il personaggio della bibliotecaria Amanda.
Bellissime le citazioni letterarie disseminate nei capitoli che, insieme al mistero della ricetta della torta Suprema, hanno aggiunto un tocco ricercato all'opera.
Voto: 4/5
Travelbook: Italia 1 e 2
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