Titolo: Annabella Abbondante. La verità non è una chimera
Autore: Barbara Perna
Editore: Giunti
Pagine: 374
ISBN: 9788809957251
Tutti al tribunale di Pianveggio sanno che non si scherza sul pranzo, perché il giudice Annabella Abbondante ha un debole per la buona cucina ma è perennemente a dieta. Forse per colpa dei deliziosi cannoli della Palermitana, il bar in cui incontra ogni sera i suoi amici: il commissario Nicola Carnelutti e la giornalista Alice “ginger” Villani di Altamura. Abbondante sì, di nome e di fatto, una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli. Quando l’avvocato Matilde Santangelo si rivolge a lei per la scomparsa del fratello dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, Annabella che ha una passione sfrenata per i gialli, non può fare a meno di impicciarsi. Negli stessi giorni, poi, un immobile che lei aveva messo all’asta viene incendiato con tanto di ritrovamento di resti umani: per il giudice e il fido cancelliere Paolo, detto Dolly, la ricostruzione del PM fa acqua da tutte le parti e scoprire la verità diventa un imperativo morale. Tanto più che il giudice Abbondante non accetta mai un no come risposta.
Ho deciso di iniziare questa nuova serie con protagonista un esponente della giustizia, un filone che è stato declinato in tante varianti e che, in genere, mi piace molto. In questo caso la protagonista è una giudice, idea per me innovativa perché mi ha permesso di inoltrarmi nelle retrovie di un tribunale italiano, scoprendo alcuni dettagli solitamente preclusi ai non addetti ai lavori.
Purtroppo Annabella non è riuscita a conquistarmi come speravo anche se, nel complesso, ho trovato un personaggio piacevole e simpatico che, mi auguro, possa migliorare nei volumi successivi.
La trama riguarda due casi apparentemente slegati ma, per me, è stata troppo prevedibile. Sinceramente in più di un passaggio mi è sembrato strano che più figure impegnati nella risoluzione del mistero non riuscissero a collegare indizi tanto palesi. Capisco la necessità di rallentare per esigenze di narrazione ma non ho gradito il modo in cui è stato gestito il tutto.
Darò comunque una seconda possibilità alla avventure della Abbondante vista la scorrevolezza e la leggerezza che ha accompagnato tutta la lettura.
Voto: 3/5
Travelbook: annuali 3
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