Titolo: L'annusatrice di libri
Autore: Desy Icardi
Editore: Fazi
Pagine: 407
ISBN: 9788893254779
Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
La trama di quest'opera è particolare, soprattutto in merito alla straordinaria capacità di Adelina di comprendere i libri attraverso gli odori delle storie che narrano.
Ho apprezzato molto come il romanzo non si limiti a raccontare questa vicenda ma, parallelamente, segua le peripezie della ragazzina al presente e quelle del passato della zia Amalia, un personaggio apparentemente poco simpatico e ordinario ma che, in realtà, rivela non poche sorprese. Infatti, quasi inaspettatamente, è lei la figura che mi ha colpita di più grazie a un vissuto fatto di spettacoli, varietà e astuzie, descritto con una punta di ironia che ha reso il tutto piacevolissimo da leggere. Lo stile dell'autrice è decisamente coinvolgente e ammetto di essere arrivata alla fine quasi senza rendermene conto.
Caratteristici i ruoli maschili: il notaio doppiogiochista è colui che, pur dando un contributo essenziale alla trama, mi è piaciuto meno, invece ho trovato molto più interessanti lo strampalato ma risolutivo avvocato Ferro e l'enigmatico reverendo Kelley.
Voto: 4,5/5
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