Titolo: Gente del sud. Storia di una famiglia
Autore: Raffaello Mastrolonardo
Editore: TRE60
Pagine: 774
ISBN: 9788867025084
Agosto 1895, è tornato il colera. Romualdo Parlante, medico spaventato dalla virulenza del male, impone a sua moglie Palma, incinta del quarto figlio, di tornare immediatamente con gli altri bambini, nel loro paese d’origine in Puglia, dove troveranno rifugio in casa dei genitori di lui: Bastiano e Checchina. È così che la luce della letteratura si accende sulla famiglia Parlante, protagonista di questo romanzo fluviale, che grazie all’intraprendenza del patriarca Bastiano sta emergendo dall’oscurità della storia, ritagliandosi un posto sul piccolo, assolato e povero palcoscenico di quella terra insieme dura e ricca che è la Puglia. La storia degli uomini e delle donne della famiglia: Aniello, Costanzo e soprattutto Cipriano, il bambino che Palma portava in grembo fuggendo da Napoli, Vincenzina, Gelica, Reginella… La storia dei Parlante s’intreccia con quella tumultuosa dell’Italia: gli anni Dieci del ‘900; l’avventura coloniale e la prima guerra mondiale, in cui i giovani maschi della famiglia si gettano con slancio; gli anni dei primi, duri scontri sociali e poi l’avvento del fascismo; l’apertura al nuovo e le avvisaglie della modernità; la tragedia della seconda guerra mondiale e la fine di un mondo; poi la ricostruzione e il boom economico; i giorni nostri: un secolo intero carico di novità, sfide e drammi che i Parlante affronteranno sempre con coraggio, determinazione, ambizione.
Ho sempre avuto il timore di cominciare questo libro, un po' per la lunghezza e un po' per il carico storico ed emotivo che immaginavo, a ragione, avrebbe portato.
L'autore ha saputo tracciare con meticolosità una storia popolata di tanti personaggi, tutti caratterizzati benissimo e in modo distinto. Nonostante i tanti nomi non è stato difficile districarmi tra i componenti della famiglia Parlante e delle altre figure che le ruotano attorno.
Il personaggio che mi ha colpita maggiormente, nonostante il suo aspetto burbero e il suo carattere difficile, è stato Aniello: le vicende che hanno aggiunto sempre più tragedie alla sua vita mi sono rimaste addosso fino alla conclusione del testo.
La struttura del volume non ne agevola la lettura, infatti i capitoli sono pochi e sono divisi in macro aree corrispondenti a una precisa epoca storica che dalla fine del XIX secolo arriva ai giorni nostri. La narrazione è quindi lenta ma coinvolgente, le parti dove vengono raccontate guerre e nozioni storiche frenano il progredire della vicenda ma sono fondamentali per rendere l'opera così monumentale e fedele alla realtà. Le azioni e il contesto permettono di aggiungere dettagli ai vari protagonisti, ne formano il carattere e ne spiegano, almeno in parte, i comportamenti.
Alcuni colpi di scena non sono così inattesi come dovrebbero, infatti a mio avviso vengono lasciati troppi indizi che ne anticipano lo svolgimento. Peccato perché spesso sono riferiti a eventi importantissimi che stravolgono l'andamento della trama.
È stata invece una sorpresa, per me, scoprire l'identità della voce narrante. L'espediente trovato dall'autore, svelato giustamente solo nelle note finali, è piacevole e rende ancora più coinvolgente e memorabile quanto letto.
Voto: 4,5/5
Chaining the book: libro vintage
Sarà un'Odissea: catena colore con titoli di colori diversi
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