lunedì 15 aprile 2019

[Libri] L'invito di Ruth Ware


Titolo: L'invito
Autore: Ruth Ware
Editore: Corbaccio
Formato: eBook
Pagine: 341
ISBN: 9788867000197

A dieci anni dalla fine del liceo Leonora Shaw, Nora, ne ha fatta di strada: è diventata una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro alla scrivania nel suo monolocale dell'East End londinese, dalle tazze di caffè e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta più nulla, nemmeno il nomignolo di allora, Lee. Tutti possono avere mille buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per troncare con il passato, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo.
Eppure, quando riceve l'invito all'addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo senso di colpa unito a un assurdo sentimento di riconoscenza verso Clare per essersi fatta viva dopo dieci anni. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici, e di colpo si trova catapultata indietro nel tempo di dieci anni, in quel passato che ha meticolosamente cercato di cancellare. E capisce di aver commesso un errore. Il peggior errore della sua vita...


Avevo adocchiato questo romanzo da un po' e, complice un GdL organizzato questo mese, ho deciso finalmente di leggerlo.
La protagonista Leonora mi è sembrata piuttosto strana e sin dalle prime battute non sono riuscita a stabilire un legame con lei, cosa che me l'ha fatta guardare per tutto il libro con sospetto e che, probabilmente, ha influito molto sul mio giudizio finale.
L'inizio della storia mi è sembrato un po' assurdo e il pretesto dal quale tutta la vicenda prende il via, sinceramente, non mi ha convinta. Proprio per questo la prima parte del volume non mi ha attirata e la mia lettura non è stata così coinvolgente come pensavo, visto che molti dettagli mi hanno ricordato altri romanzi già affrontati. Da circa la metà dell'opera però, fortunatamente, il ritmo della narrazione è diventato più incalzante e la storia molto più avvincente, tanto da spingermi a divorare i capitoli restanti.
Il caso thriller raccontato non è sicuramente tra i più originali e il nome del colpevole, per quanto mascherato discretamente, non cela un colpo di scena che lascia senza parole ma, nel complesso, il libro non mi è dispiaciuto. Personalmente avrei approfondito maggiormente i risvolti psicologici che emergono dai vari capitoli e mi sarebbe piaciuta un'analisi più profonda dei meccanismi innescatisi nella mente dell'assassino ma anche in quella degli altri personaggi rimasti coinvolti.
Il finale mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca e avrei gradito qualche pagina in più per chiudere qualche questione lasciata in sospeso. 
Voto: 3,5/5

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1 commento:

  1. La mia recensione la troverai a fine mese, come stabilito.

    Durante la prima lettura lo avevo adorato mentre nella seconda lettura boh, qualcosa lo ha reso stonato ma non sono riuscita a capire cosa. Forse il fatto che scoprire l'assassino non è stato così difficile? O forse la protagonista che se la piange fin da subito?

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