Titolo: In viaggio contromano
Autore: Michael Zadoorian
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 282
ISBN: 9788871685052
Poche storie, Ella e John hanno deciso: partiranno. Chi se ne frega dei divieti e delle ansie dei figli, al diavolo medici, paramedici, rompiscatole che ti ammorbano a suon di esami prescrizioni precauzioni. Ella ha più problemi sanitari di un paese del Terzo mondo, John non ricorda come si chiama sua moglie, ma insieme "formano una persona intera". Di cose grandiose, se ne possono fare anche all'ultimo round. Anche dopo una vita che non ha nulla di straordinario. E allora? Si parte e stop. In barba a ogni cautela, ogni pallosa ragionevolezza, a ottant'anni suonati Ella e John balzano sul loro camper - un vecchio Leisure Seeker - e attraversano l'America da Est a Ovest. Partendo da Detroit, puntano dritti a Disneyland, lungo la mitica Route 66. Un vero e proprio viaggio contromano a base di cocktail vietati, hippies irriducibili, diapositive all'alba, malviventi messi in fuga. Un inno alla Strada, un caleidoscopio di paesaggi strepitosi e cittadine fantasma, ansie, sogni,paure; quello che è stato, che si è amato, quel che è qui e ora e più non sarà... perché la vita è profondamente nostra, teneramente, drammaticamente grande, fino all'ultimo chilometro.
Questo romanzo è un vero e proprio testo on the road che, nonostante la mia lieve ritrosia per il genere, mi ha conquistata dall'inizio alla fine!
Ho apprezzato moltissimo la formula utilizzata dall'autore: infatti, attraverso il viaggio in camper sulla mitica Route 66, oltre a quelle fisiche, vengono ripercorse le tappe dei tanti anni di vita insieme dei protagonisti.
Ella e John sono estremamente diversi ma proprio per questo perfettamente complementari, sia nel carattere che nei connotati fisici della malattia: se da un lato lei è lucidissima ma deve spesso arrendersi a un corpo provato che non risponde più ai comandi, lui, provetto e agile guidatore, viene spesso trascinato nei periodo bui dell'Alzheimer.
I loro comportamenti non sono sempre condivisibili, spesso mi sono ritrovata a prendere le parti dei figli e a condannare quella che è apparsa come superficialità ma, andando avanti nella lettura, il giudizio netto ha lasciato il posto a riflessioni più profonde.
L'ambientazione è favolosa, insieme ai due viaggiatori sembra davvero di percorrere la strada e attraversare i tanti paesi disseminati lungo il percorso. Mi ha fatto piacere trovare tanti piccoli dettagli su monumenti, musei e ristoranti, informazioni semplici e brevi che non hanno intaccato la linearità della trama ma che hanno rappresentato un valore aggiunto.
Non nascondo che il finale, appena letto, mi abbia fatto arrabbiare ma, ragionandoci con calma a mente lucida, l'ho trovato perfetto per tutta la vicenda appena conclusa.
Voto: 4,5/5
Questo romanzo è un vero e proprio testo on the road che, nonostante la mia lieve ritrosia per il genere, mi ha conquistata dall'inizio alla fine!
Ho apprezzato moltissimo la formula utilizzata dall'autore: infatti, attraverso il viaggio in camper sulla mitica Route 66, oltre a quelle fisiche, vengono ripercorse le tappe dei tanti anni di vita insieme dei protagonisti.
Ella e John sono estremamente diversi ma proprio per questo perfettamente complementari, sia nel carattere che nei connotati fisici della malattia: se da un lato lei è lucidissima ma deve spesso arrendersi a un corpo provato che non risponde più ai comandi, lui, provetto e agile guidatore, viene spesso trascinato nei periodo bui dell'Alzheimer.
I loro comportamenti non sono sempre condivisibili, spesso mi sono ritrovata a prendere le parti dei figli e a condannare quella che è apparsa come superficialità ma, andando avanti nella lettura, il giudizio netto ha lasciato il posto a riflessioni più profonde.
L'ambientazione è favolosa, insieme ai due viaggiatori sembra davvero di percorrere la strada e attraversare i tanti paesi disseminati lungo il percorso. Mi ha fatto piacere trovare tanti piccoli dettagli su monumenti, musei e ristoranti, informazioni semplici e brevi che non hanno intaccato la linearità della trama ma che hanno rappresentato un valore aggiunto.
Non nascondo che il finale, appena letto, mi abbia fatto arrabbiare ma, ragionandoci con calma a mente lucida, l'ho trovato perfetto per tutta la vicenda appena conclusa.
Voto: 4,5/5
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