sabato 14 marzo 2020

[Libri] La malalegna di Rosa Ventrella


Titolo: La malalegna
Autore: Rosa Ventrella
Editore: Mondadori
Pagine: 481
ISBN: 9788855310055

Teresa e Angelina sono sorelle diverse in tutto: tanto delicata, schiva e silenziosa è Teresa, la voce narrante di questa storia, quanto vitale, curiosa e impertinente è Angelina, la sorella più piccola. Siamo all'inizio degli anni Quaranta a Copertino, nelle Terre d'Arneo, un'immensa distesa di campi coltivati nel cuore della Puglia. Qui, Teresa e Angelina crescono in una famiglia di braccianti, povera ma allegra e piena di risorse: i nonni sono dei grandi narratori, briganti, lupi e masciare diventano vivi nei loro racconti davanti al camino, mentre la madre Caterina ha ricevuto in sorte una bellezza moresca, fiera, che cattura gli sguardi di tutti gli uomini, compreso quello del barone Personè, il latifondista più potente del paese. "La tua bellezza è una condanna" le dice sempre nonna Assunta. Una bellezza - e una condanna - che sono toccate in eredità ad Angelina. Quando il padre parte per la guerra lasciando sole le tre donne, Caterina per mantenere le figlie non ha altre armi se non quella bellezza, ed è costretta a cedere a un terribile compromesso. O, forse, a un inconfessabile desiderio. È qui che comincia a essere braccata dalla malalegna , il chiacchiericcio velenoso delle malelingue, un concerto di bisbigli che serpeggia da un uscio all'altro e la segue ovunque. Questa vergogna, che infetta tutta la famiglia, avrà su Angelina l'effetto opposto: lei, che non sopporta di vivere nella miseria, inseguirà sfacciatamente l'amore delle favole. Anche a costo di rimanerne vittima. Sono la nostalgia e il rimpianto a muovere con passo delicato la voce di Teresa, che, ricostruendo la parabola di una famiglia, ci riconsegna un capitolo di storia italiana, dalla Seconda guerra mondiale alle lotte dei contadini salentini per strappare le terre ai padroni nel 1950.


Ciò che ho riscontrato maggiormente in tutta l'opera è stata la grande capacità dell'autrice nel tracciare il quadro sociale degli anni descritti, dettagliato e particolareggiato, caratteristica che mi ha permesso di immergermi completamente nel periodo raccontato al fianco di Teresa.
Il rapporto tra le due sorelle, ma anche quello all'interno del paese attraverso le interazioni tra figure peculiari come, ad esempio, la mammana e la makara, unite allo sfondo della guerra mondiale e le lotte interne per conquistarsi una libertà individuale sono descritti in modo scorrevole ed estremamente coinvolgente. Le tradizioni e le superstizioni che ho trovato tra le pagine, inoltre, sono state lo sfondo di una vicenda famigliare appassionante proprio perché comune.
L'ambientazione è semplice: il territorio pugliese appare naturale e genuino e diventa esso stesso protagonista al fianco dei tanti personaggi, influenzandone i comportamenti. La loro caratterizzazione è ben riuscita e i tanti contrasti fisici e della personalità danno ancora più enfasi al racconto.
Grazie a una scrittura fluida che vede la presenza di elementi dialettali volti a evidenziare ancora di più la narrazione, senza tuttavia rallentarla, e alla divisione in quattro parti ben distinte, i capitoli sono semplici da leggere e la trama avanza piacevolmente.
L'unico appunto che posso fare al libro riguarda la sfera amorosa della protagonista: ammetto di essere stata tratta in inganno in merito al suo matrimonio, ma una volta risolto il dubbio mi aspettavo di trovare un maggiore approfondimento che colmasse quella che per me è rimasta una lieve lacuna.
Voto: 4/5

Challenge Jukebook 2.0: leggi un libro storico ambientato in un anno compreso tra i primi del '900 fino agli anni '60 compresi

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