martedì 29 giugno 2021

[Libri] A bocca chiusa non si vedono i pensieri di Benjamin Ludwig

Titolo: A bocca chiusa non si vedono i pensieri
Autore: Benjamin Ludwig
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 440
ISBN: 9788869056055

Ginny Moon è per molti versi una tipica quattordicenne: suona il flauto nell'orchestra della scuola, gioca a basket due volte alla settimana e studia le poesie di Robert Frost per la lezione di letteratura americana. C'è solo un piccolo particolare che la distingue dalle altre ragazzine della sua età: Ginny è autistica. E ciò che per lei è irrinunciabile - come iniziare ogni giornata con nove chicchi d'uva a colazione, per esempio, oppure cantare Michael Jackson, o prendersi cura della sua bambola ed elaborare in gran segreto piani di fuga - a qualcuno potrebbe sembrare un po'... strano. Per anni, dopo che l'hanno portata via alla madre naturale, tossica e violenta, è passata da una famiglia affidataria all'altra. Adesso però, finalmente ha trovato la sua Casa Per Sempre, un posto in cui si sente al sicuro, protetta, con genitori che le vogliono bene e si prendono cura di lei. È esattamente il tipo di famiglia che tutti i ragazzini nelle sue condizioni sognano... eppure lei ha altri progetti. Perché in quella vita perfetta manca qualcosa. Qualcosa di così importante che per riaverla è disposta a rubare, a mentire, ad approfittare della disponibilità di tutti quelli che le vogliono bene. Qualcosa per cui arriverebbe persino a farsi rapire.

Ammetto che non è stato facile approcciarmi a questo libro, visto che tratta temi delicati come l'adozione e l'autismo da un punto di vista innovativo e poco scontato, cioè quello di Ginny, una quattordicenne dal passato difficile che nasconde un segreto ed è determinata a perseguire il suo obiettivo. L'autore è stato molto bravo a costruire il suo modo di pensare ed elaborare i fatti che le accadono attraverso la sua logica e, quelle che all'inizio sembrano ripetizioni che rallentano la narrazione, diventano mano a mano sempre più importanti per tentare di entrare nella testa della ragazza. 
A primo impatto le figure dei genitori adottivi, soprattutto quella delle madre, appaiono ingiuste e messe in cattiva luce. Tuttavia, andando più a fondo e fermandosi a riflettere su tutta la situazione, guardandola a 360 gradi, personalmente non riesco a biasimare Maura ma, anzi, sono arrivata a comprenderne i comportamenti, probabilmente anche grazie al fatto di essere diventata mamma da poco. 
Ho trovato bello e commovente il finale, nel complesso la trama, seppure forse eccessiva in alcuni episodi, ha raccontato in modo chiaro e naturale una situazione che si conosce poco, mettendo in luce tanti aspetti apparentemente banali visti dal di fuori ma impegnativi per chi ne è protagonista.
Voto: 4,5/5

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