Titolo: Un bambino chiamato Natale
Autore: Matt Haig
Editore: Salani
Pagine: 272
ISBN: 9788831010696
Adesso lo sanno tutti, chi è Babbo Natale. Ma c'è stato un tempo in cui, anche se sembra incredibile, non lo conosceva proprio nessuno. È stato quando era solo un ragazzino di nome Nikolas, che viveva nella seconda casa più piccola di tutta la Finlandia, con un padre che faceva il taglialegna, una zia che aveva un bruttissimo carattere e una bambola-rapa, che poi è misteriosamente scomparsa. Questa è la sua storia vera, un'avventura piena di neve, rapimenti, renne scontrose, topi sognatori, e poi ancora neve, elfi, troll, sempre neve, di nuovo neve e magia, tanta magia. La magia, se ci si crede, non tradisce mai!
Matt Haig è un autore particolare che ho già avuto modo di leggere e che mi ha colpita molto. Questo romanzo è forse uno dei suoi più famosi, visto che ne hanno anche tratto un film, ma non l'avevo ancora affrontato.
Essendo io appassionata del Natale, l'argomento trattato mi è piaciuto molto, soprattutto perché la storia sulle origini di Babbo Natale viene affrontata da un punto di vista nuovo e poco convenzionale. Nel corso della narrazione, infatti, ci sono molti momenti dalle tinte cupe e dolorose che, tuttavia, non riescono a scalfire il messaggio che viene trasmesso per tutti i capitoli e che rimane al lettore anche una volta concluso il volume, cioè quello della speranza.
La bellissima ambientazione nei freddi territori finlandesi contribuisce a rendere il racconto misterioso e magico, l'introduzione di elementi fantastici e di situazioni del tutto fuori dalla realtà non stride con il resto ma, anzi, sembra quasi rendere ancora più tangibile la leggenda che ci viene regalata.
Ora sono curiosa di leggere anche gli altri libri successivi a questo che riprendono l'argomento e che, spero, saranno capaci di emozionarmi nuovamente.
Voto: 4,5/5
Libriko: 18E
Nessun commento:
Posta un commento