domenica 23 ottobre 2016

[Libri] Il visconte dimezzato di Italo Calvino




Titolo: Il visconte dimezzato
Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori
Formato: Paperback
Pagine: 91
ISBN-10: 8804370874
ISBN-13: 9788804370871

Il narratore rievoca la storia dello zio, Medardo di Torralba, che, combattendo in Boemia contro i Turchi, è tagliato a metà da un colpo di cannone. Le due parti del corpo, perfettamente conservate, mostrano diversi caratteri: la prima metà mostra un'indole crudele, infierisce sui sudditi e insidia la bella Pamela, mentre l'altra metà, quella buona, si prodiga per riparare ai misfatti dell'altra e chiede in sposa Pamela. I due visconti dimezzati si sfidano a duello e nello scontro cominciano a sanguinare nelle rispettive parti monche. Un medico ne approfitta per riunire le due metà del corpo e restituire alla vita un visconte intero, in cui si mescolano male e bene.


La dicotomia tra bene e male è un argomento che ha da sempre interessato artisti, scrittori e filosofi. In questo romanzo breve Calvino riesce a tracciarne tutti i dettagli e a sviscerarne pregi e difetti raccontando la storia del visconte Medardo, letteralmente diviso in due da una bomba e per questo sottoposto all'influenza dei suoi estremi.
Sotto la favola si nasconde una storia attualissima, ricca di allegorie e metafore. La morale è chiara e viene completamente esplicata alla fine: le due metà dell'uomo non possono esistere divise.
Il Gramo, la parte cattiva del visconte, è infatti spietato: condanna a morte chiunque gli capiti a tiro, appicca incendi di notte nei territori dei suoi possedimenti mettendo a rischio la vita dei sudditi e caccia la propria balia dal palazzo accusandola di avere la peste. Il Buono, di contro, che sulla carta dovrebbe essere la parte migliore, alla lunga viene comunque osteggiato dai sudditi: egli infatti si intromette negli affari dei campi e inizia a far la morale a tutti, con un atteggiamento che lo rende antipatico.
Il libro si legge velocemente, ha un giusta dose di ironia e permette di affrontare un argomento profondo con semplicità e chiarezza. Come i sudditi, anche noi lettori che scopriamo i fatti attraverso gli occhi del nipote di Medardo, narratore della storia, non riusciamo a tifare per alcuna metà perché scorgiamo difetti e esagerazioni in entrambe. Tutti i personaggi che incontriamo nella storia, anche i più marginali, contribuiscono a sottolineare il concetto che pervade le pagine dell'opera, la divisione in due parti dell'uomo infatti non è solo fisica e per questo si fatica ad affezionarsi ad essi. Ad esempio la figura di Trelawney, appassionato più di fuochi fatui che di medicina, sottolinea la spaccatura che fa da leit motif al romanzo: egli è un dottore che ha paura del sangue e si imbarazza nel vedere corpi nudi, ciò che rappresenta è molto diverso da ciò che vorrebbe essere. Mi ha stupita un po' il fatto che il libro sia suggerito e proposto per i bambini, ho trovato infatti le descrizioni di molte scene piuttosto crude e dettagliate, spesso in modo esagerato per una certa età. "Il visconte dimezzato" è comunque un classico della letteratura italiana che con maestria riesce a far riflettere, sono felice di averlo finalmente letto.
Voto: 4/5.

Partecipo a:
Reading Challenge 2016 LGS: un libro per ragazzi
Reading Challenge GLDN 2016: U - Un classico della letteratura italiana

1 commento:

  1. Questo libro,insieme al barone rampante e il cavaliere inesistente,hanno segnato la mia adolescenza. Assegnati come letture alle scuole medie, li ho amati alla follia e tutt'ora rimangono i miei libri preferiti ;)

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