Titolo: Figlia della cenere
Autore: Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Pagine: 350
ISBN: 9788830451568
«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.» Dopo "Fiori sopra l’inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.
A differenza dei precedenti volumi, questo libro è totalmente incentrato sul personaggio di Teresa Battaglia, infatti anche il caso trattato la riguarda direttamente. Proprio per questo è il titolo che mi è piaciuto maggiormente di tutta la serie: anche se si discosta un po' dal classico schema usato dall'autrice, finalmente svela tanti dettagli del passato della donna rimasti finora in sospeso e solo accennati velocemente.
Attraverso salti temporali di 27 anni che si alternano tra i capitoli viene ripercorsa l'indagine più importante del commissario, che si incrocia con il momento peggiore della sua vita. Non nascondo che il capitolo 51 sia stata un vero e proprio pugno nello stomaco che, grazie alla magistrale scrittura e alla capacità descrittiva cruda e diretta della Tuti, mi ha particolarmente colpita e fatta soffrire insieme alla protagonista.
Stranamente le parti storiche, dedicate in questo caso al IV secolo e alla storia di Aquileia, non mi hanno appassionato e, anzi, spesso hanno rappresentato un'interruzione poco gradita rispetto alla trama principale che, andando avanti nella lettura, mi ha coinvolta sempre di più.
Purtroppo ho trovato prevedibili alcuni passaggi che dovrebbero rappresentare dei colpi di scena.
Voto: 4,5/5
Sarà un'Odissea: leggete e concludete una o più serie che non avete portato a termine (timestrale)
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