Titolo: La voce del buio
Autore: Gigi Paoli
Editore: Giunti
Pagine: 304
ISBN: 9788809977914
Da dodici anni alcuni anziani scompaiono di notte, senza lasciare traccia, tutti nello stesso modo: escono da Villa Imperiale, la sfarzosa casa di riposo sul Passo della Mendola dove sono ospiti, abbandonano i propri indumenti ai margini del bosco e si inoltrano nel buio richiamati da una voce… o almeno così riferiscono alle autorità gli amici e i parenti dei dispersi. Ogni due anni puntualmente la storia si ripete, senza che gli inquirenti riescano a venirne a capo. Mentre in paese si mormora che lassù c'è qualcosa di sovrannaturale per il susseguirsi di eventi inspiegabili, a far luce sul caso viene chiamato il professor Piero Montecchi. Fascinoso, ironico, innamorato della scienza e di una moglie perduta, Montecchi è docente di Neuroscienze forensi all'Università di Verona e membro del CICAP, l'ente che controlla le affermazioni sul paranormale. Tra foreste silenziose, presenze inquietanti e un antico fatto di sangue che ha sconvolto per sempre il villaggio, lo scettico professore dovrà sciogliere i nodi di una vicenda che sembra trascendere i limiti della razionalità. Perché nessuno meglio di lui sa che l'enigma più contorto non è l'occulto, bensì la mente umana. Un mistero impossibile, macchiato dall'ombra di presenze oscure.
Nel corso degli anni passati ho letto, con piacere, tutta la serie dedicata al reporter Marchi, quindi ero molto curiosa di affrontare quest'ultima fatica dell'autore, basata su un nuovo protagonista.
Sicuramente non è facile riuscire a staccarsi da un personaggio amato dal pubblico e creare una nuova figura che abbia propri connotati ma, per me, Paoli ci è riuscito benissimo. In pochi capitoli il professor Montecchi ha imposto la sua presenza in modo chiaro, senza fraintendimenti o dubbi. Ho gradito le pagine dedicate al passato che, in un numero contenuto di paragrafi, riescono a tracciare la base del suo carattere senza, tuttavia, staccarsi troppo dalla storia presente che, altrimenti, sarebbe stata lasciata troppo in disparte.
Purtroppo non sono riuscita ad apprezzare la trama perché, nonostante sia affascinante e ben ambientata, mi è sembrata troppo nebulosa. L'idea di base mi è piaciuta ma i tanti argomenti proposti nel corso della narrazione, tutti ben incastrati tra loro, non hanno avuto la giusta evoluzione, meritando di essere analizzati in modo più approfondito.
Il finale è stato troppo veloce e sbrigativo e mi ha lasciata con moltissime domande che, immagino, non troveranno mai risposta.
Voto: 3,5/5
Libriko: 1A
Nessun commento:
Posta un commento