Titolo: La portalettere
Autore: Francesca Giannone
Editore: Nord
Pagine: 416
ISBN: 9788842934844
Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.
Avevo adocchiato questo romanzo sin dalla sua uscita e un bookclub mi ha dato la giusta spinta per leggerlo! Mi è piaciuto moltissimo e mi ha ricordato un po' Gente del Sud, probabilmente perché si svolgono entrambi in Puglia e raccontano le vicende di una famiglia allargata.
L'ambientazione minuziosa permette di immergersi completamente nel periodo descritto, sia dal punto di vista dei luoghi sia per quanto riguarda abitudini e modi di pensare.
La protagonista Anna rimane nel cuore perché è una pioniera nel suo campo e applica le sue idee innovative in ogni ambito. Il suo carattere aperto e progressista, figlio anche delle sue origini settentrionali, e la sua determinazione si scontrano spesso con una mentalità ristretta, ma lei rimane salda ai propri principi fino alla fine.
Un altro personaggio che ho gradito è stato Daniele, spuntato quasi in sordina e cresciuto nel corso della narrazione, fino ad assumere un ruolo di primo piano e a diventare, suo malgrado, centro di intrighi famigliari e connessioni pericolose.
Ho trovato inusuale il prologo che, in sostanza, anticipa il finale della storia e, proprio per questo, all'inizio mi ha lasciato qualche dubbio. In realtà, arrivata alla conclusione, ho sentito la necessità di rileggere quelle prime parole proprio per apprezzare al meglio tutta la vicenda.
Voto: 5/5
Book Breakfast Club: gruppo di lettura agosto
Libriko: 30F
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