Autore: Frances Hodgson Burnett
Editore: Giunti Junior
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 352
ISBN-10: 8809768647
ISBN-13: 9788809768642
Mary è cresciuta dalla sua bambinaia e dalla servitù indiana, diventando una ragazzina insensibile, scorbutica e solitaria. Quando, per un'epidemia di colera, muoiono entrambi i genitori e tutta la servitù, per Mary comincia una nuova vita presso lo zio. Nuovi amici e una sorpresa l'attendono sulla soglia di un segretissimo giardino.
Questo libro per bambini insegna tanto anche a noi adulti! La storia raccontata è semplice e senza grandissimi colpi di scena, abituati alla narrativa moderna ci si aspetta che succeda qualcosa che faccia virare in peggio la vicenda e invece tutto procede come deve, è comunque molto bello il messaggio che passa, soprattutto perché analizzato secondo l'ingenuità e la fantasia dei bambini.
La protagonista Mary è una ragazzina di dieci anni proprio antipatica, seconda soltanto alla madre, una donna che preferisce dedicarsi a feste ed eventi mondani piuttosto che passare del tempo con la figlia, tanto da finire per dimenticarsi di lei in una gravissima situazione di pericolo. Ritrovatasi all'improvviso orfana, la bambina viene affidata alle cure di uno zio che viene descritto come burbero e cattivo ma che, in realtà, nelle sue poche e brevi apparizioni, si dimostra un uomo buono, saggio e malinconico. Personalmente avrei gradito che l'autrice dedicasse maggiori attenzioni alla figura di Mr Craven, il personaggio è messo molto in secondo piano mentre poteva dare molto di più alla storia.
Durante la sua permanenza nello Yorkshire, Mary guadagna punti passando dalla bambina viziata che era al suo arrivo ad una ragazzina curiosa, ma vi confesso che in generale il suo personaggio non sono proprio riuscita a farmelo piacere totalmente, così come ho delle riserve sul giovane Colin. Il loro comportamento sgradevole è giustificato dal loro passato ma anche quando iniziano a cambiare grazie al giardino, permane la voglia di comandare e prevaricare gli altri. Diverso è invece Dikon, amato da tutti, animali compresi. Forse l'autrice ha calcato un po' la mano sulle sue caratteristiche, dipingendolo in modo troppo perfetto, capace di fare tutto in modo impeccabile. Al confronto con gli altri due bambini, però, è quello che risulta più simpatico.
In generale ho trovato questo libro una bella favola, ci ricorda che la forza di volontà è capace di migliorare le cose e l'amicizia è un bene prezioso, che non ci si deve arrendere al passato ma guardare al futuro con positività, leggendolo con gli occhi degli adulti ho trovato qualche pecca ma le descrizioni accurate del giardino e il risveglio della natura con la primavera riescono a dare un senso di pace e serenità... e viene voglia di mettersi a piantare qualche bulbo!
Voto: 4/5
Partecipo a:
La Ruota delle Letture: obiettivo 11 - leggi un libro nella cui storia ci sia un giardino
The Hunting Word Challenge: chiave (in copertina)
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The Hunting Word Challenge: chiave (in copertina)
Un libro che devo leggere, ciao.
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