Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Formato: eBook
Pagine: 317
ISBN-10: 8838933278
ISBN-13: 9788838933271
C'è un'azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell'ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un'indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c'è uno spettro che spunta a ricordargli che a Rocco Schiavone la vita non può sorridere. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l'area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.
In questo romanzo Rocco Schiavone si trova ad affrontare la sua terza indagine in Valle d'Aosta. Ritroviamo il solito personaggio scorbutico e pungente ma prosegue l'umanizzazione dell'uomo. Come nel precedente libro della serie, infatti, vengono lanciati svariati segnali che, tassello dopo tassello, ci aiutano a ricostruire le vicende personali del vicequestore. Nel finale soprattutto viene introdotto il caso che sarà sicuramente al centro del quarto libro e che riguarda Rocco in prima persona, i suoi amici romani e il suo passato. Personalmente non ho gradito particolarmente la commistione delle vicende di Ezio con il caso principale di questo libro, le cose mi sono sembrate un po' confusionarie, mettendo in ordine i pezzi la storia si è chiarita piuttosto facilmente anche se avrei preferito non mischiare troppi argomenti.
Il caso giallo del romanzo mi è piaciuto abbastanza, è facile intuire che le due vicende principali, apparentemente scollegate, sono in realtà riconducibili ad un solo epilogo ma le modalità di svolgimento delle indagini e il coinvolgimento delle varie figure del commissariato, che stiamo imparando a conoscere, mi sono sembrate scorrevoli e sono state piacevoli da leggere.
Ora non posso fare altro che andare avanti con gli altri libri della serie!
Voto: 3,5/5.
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Partecipo a:
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